Sembra volgere al termine l’era di Phil Mickelson. Tra i migliori golfisti degli ultimi 30 anni il 2022 per il californiano, in quanto a risultati sul campo, è stato un anno da dimenticare. Tra polemiche, controversie - per il passaggio dal PGA Tour alla Superlega araba e per dichiarazioni sopra le righe - e un tonfo nella classifica mondiale. "Lefty", infatti, lo scorso marzo per la prima volta dal 1993 è finito fuori dalla Top 100. Nove mesi dopo, è addirittura 213esimo. Solo nel 1992, prima del New England Classic, era uscito dai migliori 200. E pensare che Mickelson nel maggio 2021 si era distinto conquistando la 103esima edizione del PGA Championship diventando, a 50 anni, 11 mesi e 7 giorni, il più anziano vincitore di un torneo del Grande Slam. Dal trionfo alla caduta. Il suo discusso passaggio alla LIV Golf - le cui gare, dai montepremi monstre, al momento non garantiscono punti per il ranking mondiale - sembra avergli giovato solo in termini economici.
SportIl crollo di Mickelson: dopo la Superlega, è fuori dai primi 200