Martedì 30 Aprile 2024

Crisi Ferrari, a Maranello va cambiato il metodo di lavoro

L'Annus Horribilis della Rossa non finisce mai

Il patatrac di Vettel a Sepang (Ansa)

Il patatrac di Vettel a Sepang (Ansa)

Bologna, 3 ottobre 2016 -  L'Annus Horribilis della Ferrari non finisce mai.

All’inizio dell’estate, invece di mordersi la lingua Arrivabene aveva liquidato così l’ipotesi di una rimonta della Red Bull ai danni del Cavallino: dovesse accadere, dovremmo andarcene tutti a casa…

E’ accaduto, sta accadendo. Ieri inMalesia i Bibitari hanno celebrato una clamorosa doppietta. Naturalmente senza il crack di Hamilton sarebbe stata un’altra domenica Mercedes, ma qui siamo in presenza di una realtà dolorosa. Non occultabile.

Vedrò di spiegarmi. A inizio stagione, il Cavallino era l’unica alternativa alle Frecce d’Argento. La Red Bull era lontana, anche da Vettel e Raikkonen.

Poi è successo quanto segue.

Numero 1, ogni modifica apportata alla Ferrari non ha funzionato (e purtroppo non è una novità, è una storiaccia che risale all’era Montezemolo).

Numero 2: sviluppare le monoposto non è impossibile, anche in assenza di test sull’asfalto.

Questo ha fatto la Red Bull. Sul caso Vettel mi esprimo a parte, siamo in presenza di un disagio interiore che facilita l’errore. Non starò al gioco di chi punta il dito contro un quattro volte campione del mondo: le inquietudini di un fuoriclasse non possono e non debbono essere trasformate in alibi per nessuno.

Riassumendo. Ciò che Mattia Binotto, nuovo responsabile dell’area tecnica a Maranello, deve individuare in fretta, è un metodo di lavoro che permetta di uscire dal tunnel.

Non è possibile che la Ferrari sia prigioniera, paradossalmente, delle sue idee. Progetti e programmi rimangono sempre sulla carta. La depressione accentua la sensazione di essere a cospetto di una crisi senza sbocchi: ma una soluzione andrà individuata, prima del 2017. Quanto al duello mondiale, le cose si mettono benissimo per Rosberg. Dopo una curva sembrava spacciato, per colpa di Vettel e con Hamilton in fuga.

La rottura della Mercedes del Corsaro Nero ha capovolto la situazione, a tutto vantaggio del figlio d’arte. Ventitrè punti di margine, con cinque gare appena da disputare, sono una dote straordinaria. A Lewis, adesso, serve un miracolo.