Mercoledì 24 Aprile 2024

Fallimento Var: ora sbaglia anche i fuorigioco

L’arbitro Pairetto e l’assistente al video Nasca sospesi dopo il gol di Acerbi convalidato in Spezia-Lazio. Dure critiche anche di Mou

Migration

di Paolo Franci

In questa brutta storia di arbitri mediocri, Var e gol che non dovevano essere gol, come vedremo, c’è chi giustamente si lamenta per il danno procurato, chi lo cavalca (Mourinho) e, addirittura, chi fa la vittima (La Lazio) pur favorita dall’episodio. Per fare chiarezza, partiamo da un punto chiaro e inconfutabile: se l’Aia ha deciso di fermare l’intera squadra di fischietti che ha diretto Spezia-Lazio fino a fine stagione, vuol dire che c’è stato un obbrobrio decisionale.

Com’è arcinoto nelle cronache di giornata, l’arbitro di Spezia-Lazio Luca Pairetto, l’ha fatta grossa convalidando il gol del 4-3 (in fuorigioco) di Acerbi nel finale di gara. Seguendo una ricostruzione attendibile, pare che Luigi Nasca, addetto al Var sarebbe ‘innocente’. Cioè, lui avrebbe detto a Pairetto "Aspetta un attimo...", evidentemente per approfondire, ma il direttore di gara avrebbe inteso un via libera che invece non è mai arrivato. Risultato: non c’è stata verifica sul fuorigioco di Acerbi.

Un corto circuito doppio, di comunicazione e protocollo, inammissibile per il designatore Gianluca Rocchi che, furibondo, ha preso la decisione di fermare la squadra arbitrale. Perchè? Non c’è la prova tecnica e ‘ufficiale’ che il fuorigioco ci sia stato semplicemente perchè non è partita la verifica del Var. Però, anche a occhio nudo è evidente. Come è evidente che nelle segrete stanze dell’Aia sia stato analizzato prima di sanzionare i fischietti di La Spezia.

Da qui, è partita la rumba delle frecciate e delle lamentele. Sacrosanta la posizione dello Spezia: che parla "di errore grave" in grado di compromettere "il resto della stagione".Al termine di Roma-Bologna - un pareggio che consente alla Lazio di agganciare i rivali di sempre in classifica - Mourinho - sempre ’on fire’ sulle vicende arbitrali - non si fa pregare e, dopo un largo giro dialettico, va giù dritto "Dopo ventidue anni si vince ancora con un gol in fuorigioco. Ai tempi poteva accadere, oggi però succede ancora. Inaccettabile ciò che è successo ieri. Sono cambiate tante cose, tranne questa e voi (riferito ai giornalisti, ndr)". Apriti cielo.

La Lazio, che pure ha ottenuto una vittoria preziosissima grazie all’errore marchiano di Pairetto, si lamenta come se il torto l’avesse subito, con una nota particolarmente stizzita verso "un allenatore di un’altra squadra" (Mou) e alcuni giornalisti "di dichiarata fede calcistica" che dimenticano "il dovere di imparzialità". Denunciando come "nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al Var; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri". Solito vecchio vizio dei club italiani: quando la svista è in proprio favore, tutto ok, quando accade il contrario, apriti cielo. Un esempio? Il 24 aprile scorso, Sarri dice al termine di Lazio-Milan: "L’arbitraggio di questa sera lo avete visto tutti. Sono di parte ma la sensazione che stesse arbitrando a senso unico l’ho avuta in più occasioni". Tutto il mondo è paese, pallone compreso.