Lunedì 6 Maggio 2024

E’ già Euro Ganna: il trascinatore per il trionfo della staffetta mista

Subito Italia d’oro a crono: Pippo domina con Sobrero, De Marchi, Cecchini, Cavalli e Longo Borghini

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di Angelo Costa

"Vi siete superate", dice il ct Cassani, abbracciando Elena Cecchini e idealmente l’intero gruppo che regala all’Italia il miglior inizio possibile di questi Europei di ciclismo in Trentino. E’ subito oro, nella staffetta mista, disciplina che, per quanto appena nata, meglio di altre simboleggia la forza di un Paese: Marta Cavalli, Elisa Longo Borghini e la Cecchini completano l’opera di Mattia Sobrero, Alessandro De Marchi e di quel Filippo Ganna che già oggi, sullo stesso tracciato, potrebbe migliorare la bacheca azzurra nella cronometro individuale.

Per quanto ottenuto in una gara ancora giovane e poco frequentata (appena otto le nazioni al via), è comunque un titolo che vale: l’Italia lo conquista con una prova autoritaria, con gli uomini che chiudono con mezzo minuto di margine su tutti gli avversari e con le donne che lo difendono correndo compatte e senza mai calare di intensità. Così la Germania resta 21 secondi indietro e non riesce a confermarsi campione d’Europa, la favorita Olanda si ferma ancora più in là, a 26 secondi, mentre dalla Francia in giù il distacco supera il minuto.

"Davanti al nostro pubblico volevamo divertirci: con cuore, testa e gambe siamo riuscite a gestire il vantaggio che i nostri bravissimi compagni ci hanno consegnato", la sintesi di Cecchini, mentre Longo Borghini e De Marchi sottolineano l’orgoglio di aver vinto di squadra. Un po’ come Pippo Ganna, che alla sua ricca collezione di maglie (tricolore, iridata, rosa) ne aggiunge una inedita nella prima delle tre prove (crono oggi e strada domenica le prossime) di questi Europei trentini. "Ognuno ha fatto il suo, abbiamo fatto vedere che Italia siamo", esulta superPippo, sul podio insieme al “cognato“ Sobrero, inserito dal ct Cassani per non lasciar fuori il campione italiano della crono.

Aspettando le crono di oggi (professionisti e under 23, uomini e donne) e soprattutto Ganna, che sui 44 chilometri del tracciato dovrà vedersela in particolare col fenomeno belga Evenepoel e l’extraterrestre Pogacar, le prove contro il tempo degli junior non regalano soddisfazioni: è nona Carlotta Cipressi nella prova vinta dalla russa Ivanchenko, è quinto ad appena tre secondi dal bronzo Samuele Bonetto nella gara che il belga Segaert si aggiudica davanti al favorito e impronunciabile connazionale Uijtdebroecks. Il veneto, in sella da pochi anni dopo aver sconfitto l’anoressia, paga gli strascichi di un guaio intestinale che l’ha colpito dopo il titolo iridato in pista, il poco tempo a disposizione per provare la bici da crono e una condotta di gara non omogenea, come può capitare ai meno esperti: segnali di un futuro che non tarderà ad arrivare.

Guardando al presente, al Tour of Britain il solito Wout Van Aert concede il bis nella quarta tappa davanti a Alaphilippe e ritorna leader: se serve un favorito per il mondiale di fine mese, non c’è da lavorare troppo di fantasia.