di Riccardo Galli
Ducati contro Aprilia. E viceversa. Dunque, si parte da qui. Poi, certo, ci sarà da mettere (meglio) a fuoco chi saranno i protagonisti del ’duellone’ con cui va ad accendersi il Mondiale 2023, anche se ieri, nella prima giornata di test a Portimao (oggi la seconda e ultima), Bagnaia ha deciso di chiarire subito un concetto: è lui l’uomo da battere. Pecco, infatti, è stato il più veloce di tutti. Desmo già in versione Gp? E’ probabile, ma se per quanto riguarda la moto, rimane qualcosina da mettere a punto per confermarsi al top, Bagnaia è invece e davvero già in formato mondiale. Alle sue spalle la (bella) sorpresa di Luca Marini, con la Ducati del Mooney-Vr46, ovvero il team del fratello, Valentino. Poi, appunto, ecco l’Aprilia. Quella di Vinales. La RS-GP si è rivelata velocissima in rettilineo ma anche sulle prove del passo gara è sembrata già piuttosto vicina alle prestazioni del gruppetto di Desmo. La battaglia, insomma, fra le due case italiane, può essere uno degli spunti decisivi del Mondiale che inizierà proprio sulla pista del Portogallo, nell’ultimo week end del mese. E questo torna in evidenza anche scorrendo le posizioni subito sotto il... podio di ieri. Due le belle notizie: Alex Marquez, l’erede di Bastianini nel Team Gresini (Ducati) è sempre stato a ridosso dei più veloci. Quindi ecco Raul Fernandez del Team RNF (Aprilia) capace di sfruttare i pieni giri della sua moto e di mettersi alle spalle avversari di primissima fascia. Fra questi è giusto andare a rileggere il sabato di lavoro di Quartararo (ottavo tempo). La Yamaha del francese è appparsa con meno problemi rispetto a quella del 2022, ma il lavoro da fare è ancora tanto, per mettersi nella direzione del titolo. In salita la giornata di Bastianini (diciassettesimo) e solo un raffica di esperimenti e niente rincorsa al tempo per la Honda di Marquez (diciannovesimo). Oggi tutti di nuovo in pista. Poi motori spenti fino alle libere del Gp del Portogallo, il 24 marzo, prima tappa del Mondiale.