Messi, Ronaldo ma non solo loro. Sono cinque le stelle che finora sono emerse dal mondiale in Qatar, che ha esaurito la sua fase a gironi e diopo una serie di scremature anche eccellenti è entrata nel vivo con le sfide a eliminazione diretta.
Tyler Adams (Stati Uniti). Il centrocampista del Leeds ha trasudato calma sia dentro che fuori dal campo mentre gli Stati Uniti hanno conquistato un posto negli ottavi. Nominato capitano poco prima della Coppa del Mondo, il 23enne ha dato l’esempio nel cuore di un centrocampo giovanile – giocando al fianco di Weston McKennie e Yunus Musah – che ha più che resistito contro l’Inghilterra e ha dominato il Galles. Adams ha anche dimostrato una notevole maturità e compostezza mentre ha gestito abilmente l’essere tempestato di domande estranee al calcio prima della partita politicamente carica dell’Iran. I più grandi club europei sono già su di lui.
Cody Gakpo (Olanda). L’attaccante olandese è stato l’unico giocatore a segnare in tutte e tre le partite del girone, portando la sua forma rovente per il PSV Eindhoven sul palcoscenico più importante. Senegal, Ecuador e Qatar non sono riusciti a fermarlo. "Ha tutte le carte in regola per diventare una star", ha dichiarato il Ct dell’Olanda Louis Van Gaal. E’ sicuramente solo una questione di tempo prima che si allontani dal suo club, con il Manchester United come possibile destinazione.
Enzo Fernandez (Argentina). Fernandez non aveva mai giocato dal primo minuto in una partita con l’Argentina prima della Coppa del Mondo, ma le sue prestazioni in Qatar lo hanno reso una parte fondamentale della squadra di Lionel Scaloni. Il 21enne centrocampista è uscito dalla panchina e ha segnato un gol straordinario contro il Messico, poi ha realizzato il secondo gol della sua squadra dopo aver esordito da titolare nella vittoria per 2-0 contro la Polonia. Fernandez è passato al Benfica dal River Plate in estate e ha subito impressionato, aiutando il suo nuovo club a superare il girone in Champions League. Il gol di Fernandez contro il Messico lo ha reso il secondo marcatore più giovane dell’Argentina ai Mondiali, dopo Lionel Messi.
Jude Bellingham (Inghilterra). Bellingham si presenta al suo secondo torneo internazionale dopo aver giocato per l’Inghilterra agli Europei dello scorso anno, ed è facile dimenticare che ha ancora solo 19 anni. Il giocatore del Borussia Dortmund è diventato parte integrante del centrocampo di Gareth Southgate in Qatar e si è annunciato con un gol ben realizzato nella prima vittoria per 6-2 dell’Inghilterra contro l’Iran.
Josko Gvardiol (Croazia). Stella emergente della difesa in una Croazia bisognosa di rinnovamento, l’ultima “parata“ di Gvardiol su Romelu Lukaku ha salvato la seconda classificata del 2018 dall’eliminazione ai gironi. Il 20enne si è fratturato il naso e ha subito un forte gonfiore intorno all’occhio destro appena una settimana prima del torneo dopo essersi scontrato con un compagno di squadra dell’RB Lipsia, ma ciò non ha influito sul suo gioco. Non solo si è distinto come l’uomo mascherato, ma anche come base di una linea di fondo croata sfondata solo una volta finora. "E’ il miglior difensore del mondo", ha detto il Ct della Croazia Zlatko Dalic. "Anche se non è attualmente il numero uno, diventerà il numero uno".