Domenica 5 Maggio 2024

Napoli, con il Chievo vittoria e rimpianti

Sensazioni miste nel capoluogo campano all'indomani del 2-1 ai danni dei clivensi: da un lato la gioia per poter ancora lottare per lo scudetto, dall'altro l'amarezza per una panchina azzurra forse mal sfruttata

L'esultanza di Diawara dopo il gol vittoria contro il Chievo

L'esultanza di Diawara dopo il gol vittoria contro il Chievo

Napoli, 9 aprile 2018 - Dipingere come un'impresa una soffertissima vittoria su una squadra in piena bagarre retrocessione sembra eccessivo. Eppure, il successo di ieri del Napoli ai danni del Chievo per certi versi ha assunto proprio i tratti del prodigio. A DUE GUSTI - Merito della modalità: 3 punti letteralmente raccolti dalle macerie di una partita quasi stregata a livello di spirito possono valere anche il doppio. Se poi a riacciuffare la rete di Stepinski sono due protagonisti inattesi, allora il sapore della vittoria cambia ulteriormente. Dolce, perché Napoli ha potuto finalmente riabbracciare Arkadiusz Milik, tornato al gol dopo la bellezza - si fa per dire - di 232 giorni trascorsi tra infermeria e palestra per provare a scacciare la malasorte accanitasi sulle sue fragili ginocchia. Dolcissimo, perché Amadou Diawara, sempre sospeso tra un recente passato da enfant prodige e un futuro avvolto da troppi punti interrogativi, ha potuto scrivere il suo nome nella storia della Serie A, trovando la sua prima rete dopo 69 partite nel massimo campionato e appena 3 tiri totali nello specchio della porta in carriera. Sapore che invece si fa meno dolce se si pensa alle risorse forse nascoste nei meandri della panchina azzurra e che avrebbero potuto fare davvero comodo a un Napoli comunque attardato di 4 lunghezze dalla Juventus. TRIDENTE SPENTO - Lunghezze che potevano essere 6 - o addirittura 7 - se negli ultimi 3' del match contro il Chievo Sorrentino avesse continuato a vestire il mantello di Superman che ha stregato a più riprese tutti i componenti di un attacco partenopeo sempre più in apnea. Basti pensare ai parziali dei 3 protagonisti: Mertens, che ieri ha fallito il rigore del possibile vantaggio, ha segnato appena 7 volte nelle ultime 20 partite, mentre nello stesso periodo Callejon ha fatto anche peggio, con sole 3 marcature. Insigne poi di recente ha esultato in 2 occasioni su 13 gare, certificando il calo verticale del reparto avanzato del Napoli rispetto all'anno scorso. Ne sa qualcosa Mertens, ancora a secco contro la bestia nera Chievo. Il trend di Milik contro le squadre di Verona è invece ottimo, visto che la sua precedente rete in Serie A era stata siglata proprio contro l'altra formazione veneta. Poi, a Ferrara, quel maledetto infortunio che ha rovinato la stagione del polacco che ora, insieme a Diawara, ha il merito di non condannare già il Napoli a una resa anticipata che sarebbe stata una punizione fin troppo severa per la banda Sarri.