Napoli, luci ed ombre contro l'Adana Demirspor. Il bilancio del test

Bene l'intesa sempre crescente tra Kvaratskhelia e Lozano: da rivedere invece la difesa e i volti nuovi Ostigard e Olivera

Hirving Lozano (Ansa)

Hirving Lozano (Ansa)

Napoli, 28 luglio 2022 - Luci ed ombre: è questo il verdetto della prima amichevole internazionale dell'estate del Napoli, che pareggia in extremis 2-2 contro l'Adana Demirspor e consegna a Luciano Spalletti note liete e altre decisamente più stonate.

Chi sale

Si comincia dal solito Khvicha Kvaratskhelia, un funambolo imprendibile per le difese avversarie nonché un ottimo rifinitore per i compagni di squadra: a beneficiarne è in particolare Hirving Lozano, autore di una doppietta che potrebbe però non bastare per mettere a tacere le voci di mercato parlano dell'interessamento di diversi club di Premier League e Bundesliga per colui che, stando così le cose, dovrà continuare a contendersi il posto con Matteo Politano. Uno scenario che, nella prospettiva del messicano, non è aiutato neanche dall'ottimo esordio in azzurro - in attesa ovviamente delle gare ufficiali - di Kvara, che il posto fisso per la corsia mancina sembra averlo prenotato con largo anticipo. O forse proprio il georgiano può diventare un alleato di un giocatore che cerca ancora la definitiva consacrazione. A tal riguardo l'intesa mai totalmente perfetta con Lorenzo Insigne non è stata di grande aiuto: chissà che la musica invece non cambi ora che ai rifornimenti dalla sinistra dovrà pensarci Kvaratskhelia, l'uomo che pian piano - e forse neanche tanto - sta rubando il cuore dei tifosi azzurri durante un'estate complicata. Se il dialogo tra i due esterni funziona alla grande, c'è ancora molto altro da affinare: dalla condizione di Victor Osimhen alla ricerca di un suo vice - con l'acquisto di Giovanni Simeone vincolato a doppia mandata alla cessione di Andrea Petagna - passando per l'ambientamento dei volti nuovi.

Chi scende

Dietro il doppio colpo battuto dall'Adana e firmato Balotelli-Sari ci sono i rigori cagionati da Leo Ostigard e Mathias Olivera: due sbavature, soprattutto quella del norvegese, che hanno già allarmato la parte più critica di una tifoseria notoriamente molto critica. In realtà l'intera difesa del Napoli è in fase di rodaggio e lo sarà a maggior ragione finché non sarà operativo Kim Min-Jae, sbarcato a Castel di Sangro e presente nell'amichevole di ieri solo nelle vesti di spettatore. Dopo il primo bagno di folla adesso per il sudcoreano comincia la parte più difficile: essere operativo sul campo come erede di Kalidou Koulibaly, con la consapevolezza che alla prima sbavatura tornerà in auge il paragone impietoso con l'illustre predecessore. Per informazioni chiedere a Ostigard e Olivera.

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