Mercoledì 24 Aprile 2024

Bastianini 10 e lode, dalle frittelle a Harry Potter

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di Riccardo Galli

C’è lui in testa al Mondiale. Lui, accompagnato dalle ambizioni e da quel sogno diventato realtà che si chiama Team Gresini.

Poi ci sono i suoi... segreti. Il suo essere Enea Bastianini oltre la pista. Insomma, quelle 10 cose che servono per raccontarlo meglio. Fra passioni, amicizie e obiettivi da raggiungere.

Non solo moto. Enea da ragazzino volava già sulle due ruote, ma aveva anche un altro paio di passioni: la ginnastica e i tuffi. Praticava entrambi a livello agonistico, fra capriole e applausi nella pisicina vicino casa.

Goloso? Sì. Il ’Bestia’ ha un dolce davanti al quale non saprà mai dire di no: il soufflè al pistacchio. Come dargli torto?

Ai fornelli. E si parla ancora di dolci. Così se dovesse organizzare una festa, una serata fra amici, Bastianini non avrebbe dubbi nel mettersi il grembiule legato alla vita e preparare la sua specialità: le frittelle.

Playlist originale. Dicono che non sia mai stato a un concerto, ma c’è tempo per rimediare. Occhio però alla musica che gli offrite. La sua passione sembra stridere con il frastuono della MotoGp: preferisce la musica classica.

Andiamo al cinema. Film preferito: Harry Potter. E così il suo personaggio imbattibile, da sempre e probabilmente per sempre, è Hagrid il mezzogigante guardiacaccia e Custode delle Chiavi e dei Luoghi, protagonista in Harry Potter.

Compagni... a quattro zampe. Sul sito ufficiale della MotoGp si racconta la passione di Enea per gli animali. Ha due cani. Il primo, Fendi, vive con i suoi genitori. L’altro è un bulldog francese e come si chiama? Hagrid.

Il suo numero. E’ il 33 e con questo numero stampato sul cupolino si è portato a casa il titolo mondiale 2020 della Moto2. Trentatrè che poi è è la ’coppia’ dei due tre che hanno segnato la sua vita da pilota: i suoi primi giri in moto li ha fatti a 3 anni e 3 mesi.

L’altro numero. Il 33 il ’Bestia’ l’ha dovuto mollare con il salto in MotoGp. E allora eccolo in pista oggi con il numero 23. Così, tanto per ricordare a tutti che Michael Jordan (appunto la leggenda numero 23 del basket) è il suo mito.

La promessa. Silenzio, dita incrociate e scaramanzia, ma se Bastianini dovesse prendersi il Mondiale ha promesso di dipingersi i capelli con i colori della bandiera d’Italia come fece Rossi nel 1999.

Amico e manager. E’ Carlo Pernat, il numero uno della MotoGp a seguirlo. Il manager che aveva lanciato Marco Simoncelli. E il Mondiale in 250 vinto dal Sic è per Enea la foto più bella del motociclismo recente.

Al paddock. Tatsuki Suzuki, Mattia Casadei e Niccolò Bulega sono prima amici e poi colleghi. Cene e sorrisi li vive con loro al paddock o al bar.