Sabato 12 Ottobre 2024

Golf, Rahm disastro Championship

Il numero uno al mondo incappa in una giornata disastrosa nel secondo major stagionale. Per lui gara praticamente finita. In difficoltà anche Francesco Molinari

Golf: Rahm spettacolo, vince Irish open

Golf: Rahm spettacolo, vince Irish open

Primo giro: È successo di tutto a Rochester nel primo giro, sospeso anzitempo, del PGA Championship. Il second Major maschile del 2023 negli Usa è iniziato con un'ora e cinquanta minuti di ritardo a causa del gelo ed è stato poi sospeso per l'arrivo dell'oscurità. All'Oak Country Club (East Course, par 70),nello stato di New York, in testa alla classifica provvisoria c'è l'americano Cole che, con -5 dopo 14 buche giocate, precede il suo connazionale DeChambeau, 2° con 66 (-4) davanti a Scheffler (numero due del World Ranking che punta a riprendersi il trono, potrebbe bastargli anche un quarto posto a Rochester), Dustin Johnson (anche lui stella della LIV Golf come DeChambeau) e al canadese Corey Conners, tutti terzi con 67 (-3).   

Tra i big della competizione, che vede in gara 156 giocatori, di cui 99 tra i migliori 100 al mondo, Rory McIlroy, campione sia nel 2012 che nel 2014, è 27° con 71 (+1) al pari di altri campioni major come Collin Morikawa e Phil Mickelson (a segno sia nel 2005 che nel 2021). È invece 42° con 72 (+2) Justin Thomas, che difende il titolo vinto nel 2022 (trionfò anche nel 2017).

Avvio complicato per Francesco Molinari. Unico azzurro in gara, il torinese è 99° con +5 dopo 14 buche giocate e caratterizzate da sei bogey e un birdie. Difficoltà pure per Jordan Spieth. Il texano, che sogna di completare il Grande Slam, è 63° con 73 (+3). Ma la delusione di giornata è caratterizzata di Rahm. Lo spagnolo, con un parziale di 76 (+6), non è andato oltre il 117° posto e ora rischia una clamorosa eliminazione. In 23 giri giocati in carriera al PGA Championship, quello fatto registrare è il peggiore (insieme al "76" segnato lo scorso anno nel terzo giro)

prologo: L’élite mondiale si riprende la scena nel PGA Championship, il secondo major stagionale giunto alla 105ª edizione e ospitato per la quarta volta dall’Oak Hill Country Club (East Course), a Rochester nello stato di New York. Dal 18 al 21 maggio si contenderanno il Wanamaker Trophy 156 concorrenti, praticamente i migliori del mondo, compresi 99 tra i primi 100 del World Ranking.

Tanti i motivi di interesse a iniziare dalla contesa per la leadership mondiale che continua a mantenere Jon Rahm, perché Scottie Scheffler manca le occasioni di sorpasso anche quando lo spagnolo è assente, ma che ovviamente ci riproverà ancora. O all’attesa di uno spettacolo ad altissimo livello tecnico e agonistico, vista la qualità che scenderà in campo, e al significato stesso di un titolo major che, a volte, può cambiare una vita golfistica. Ricordando anche la presenza dei migliori giocatori della LIV Golf (17 in gara) molti dei quali possono variare ogni previsione a iniziare da Brooks Koepka, che il torneo lo ha vinto nel 2018 e 2019. In ottica azzurra la partecipazione di Francesco Molinari, che dovrà ritrovare il passo giusto con la Ryder Cup alle porte, se vorrà far parte del Team Europe. Ha partecipato per 12 volte al major, unico in cui ha sempre superato il taglio, con tre top ten: 2° nel 2017, 10° nel 2009 e 6° nel 2018.

Il field - Difende il titolo Justin Thomas, a segno anche nel 2017, 30enne di Louisville (Kentucky) con 15 titoli sul PGA Tour (compresi due major e due WGC). Dopo quel successo non ha più vinto e nelle 12 gare stagionali ha ottenuto tre top ten uscendo una sola volta dopo 36 buche. I numeri non gli sono particolarmente favorevoli, ma in un evento del genere le motivazioni possono cambiare radicalmente le carte in tavola. Hanno sicuramente più credito - oltre a Rahm, Scheffler e a Koepka - Rory McIlroy, Xander Schauffele, Jordan Spieth, Patrick Cantlay, Max Homa, Matt Fitzpatrick, Viktor Hovland così come Jason Day, che il PGA Championship lo ha già messo nel palmarès (2015) e che vorrebbe aprire, dopo l’exploit di domenica scorsa nell’AT&T Byron Nelson, un nuovo capitolo della carriera. Senza dimenticare Dustin Johnson, in grande spolvero dopo la vittoria nella LIV Golf Tulsa, Cameron Smith, Bryson DeChambeau, Phil Mickelson, Joaquin Niemann e Patrick Reed anche se, come Koepka, potrebbero soffrire la distanza, perché nella Superlega araba disputano 54 buche a torneo.

Non ci sarà Tiger Woods, un’assenza comunque pesante, dovuta ai postumi del recente intervento chirurgico al piede. Il californiano, pur senza competere per il successo, avrebbe offerto un contributo di interesse notevole. Tra i 100 del ranking, Will Zalatoris, ancora infortunato, è l’unico ad aver dato forfait. Il montepremi è di 15 milioni di dollari con prima moneta di 2,7 milioni di dollari.