Mercoledì 8 Maggio 2024

Tour de France 2019, oggi riposo in una corsa piena di trappole

Ieri hanno perso terreno in una tappa apparentemente facile Uran, Pinot, Porte e Fuglsang. Indietro anche i nostri Nibali, Aru e Ciccone

Pinot durante la tappa 10 del Tour de France 2019 (Lapresse)

Pinot durante la tappa 10 del Tour de France 2019 (Lapresse)

Albi, 16 luglio 2019 - Ben venga oggi il giorno di riposo al Tour de France 2019: oltre ai corridori, anche gli spettatori hanno bisogno di tirare un po’ il fiato. Dopo dieci giorni vissuti pericolosamente ai limiti dell’adrenalina, rischiando l’overdose di spettacolo: succede, quando in bici circolano i migliori al mondo. Mai una tappa banale, figuriamoci se poteva esserla quella di un normale lunedì per velocisti: la volata è soltanto l’ultimo atto di una giornata ricca di colpi di scena.

Domani tappa 11: orari tv, percorso, favoriti

Precedenza al vincitore, Wout Van Aert, altro giovane belga che prova a fare il fenomeno in strada dopo averlo fatto nel ciclocross: col compagno Groenewegen staccato, è lui ad incaricarsi di portare a quattro i successi della Jumbo. A rimetterci è il nostro Elia Viviani, bocciato dal fotofinish per cinque centimetri appena: stavolta non ha nulla da rimproverarsi, il suo problema è che Van Aert azzecca scelta di tempo e traiettoria.

Allo sprint , il gruppo non arriva al completo: a vivisezionarlo, 35 chilometri prima, è proprio la banda di Viviani, che dei ventagli ha fatto una specialità della casa. Appena si alza un filo d’aria, la Deceuninck irrompe in testa alla corsa, alzando il ritmo a livelli infernali (45 orari la media finale). E’ una fatica che coinvolge tutti, compreso Alaphilippe in giallo. Pochi chilometri e lo spartito di una tranquilla vacanza nelle campagne del Tarn si rovescia: davanti filano come il vento i vari Thomas e Bernal, l’attentissimo Quintana e Bardet, oltre a chi ha preparato la trappola, dietro si spolmonano in una vana rincorsa i pesci grossi finiti nella rete come Pinot, Uran, Fuglsang e Porte, mentre alle spalle di tutti resta un ulteriore manipolo con dentro i nostri Aru e Ciccone, lo sfortunato Landa frenato da una caduta provocata da Barguil e pure Nibali, che poi ne approfitta per accumulare altro ritardo. Sembra il verdetto di un tappone: è solo la conferma che al Tour gli occhi aperti li devi tenere in ogni momento. "Questa corsa non si vince solo in montagna: bisogna stare attenti sempre", conferma Thomas, uno che sa bene come si arriva in giallo a Parigi. Col suo compare Bernal è tra quelli che guadagna di più: "E’ stata una buona giornata", dice il gallese. Oggi che non si pedala, di più.

Classifica generale Tour de France 2019

1) J. Alaphilippe (DQT) in 43h27'15'' 2) G. Thomas (INS) +1'12'' 3) E. Bernal (INS) +1'16'' 4) S. Kruijswijk (TJV) +1'27'' 5) E. Buchmann (BOH) +1'45'' 6) E. Mas (DQT) +1'46'' 7) A. Yates (MTS) +1'47'' 8) N. Quintana (MOV) +2'04'' 9) D. Martin (UAD) +2'09'' 10) G. Ciccone (TFS) +2'32''

25) F. Aru (UAD) a +5'57"

30) V. Nibali (TBM) a +14'00