Mercoledì 24 Aprile 2024

Piazza di Siena, impresa Italia: vince la Coppa delle Nazioni

Gli azzurri del ct Bartalucci bissano il successo della scorsa edizione

Piazza di Siena, impresa Italia: vince la Coppa delle Nazioni

Piazza di Siena, impresa Italia: vince la Coppa delle Nazioni

Roma, 25 maggio 2018 - Vittoria strepitosa dell’Italia per il secondo anno consecutivo nel Csio di Piazza di Siena, edizione numero 86. Ribaltando il pronostico che dava favoriti gli Usa, e pur senza tre su quattro dei migliori cavalli dell’annos scorso, la Nazionale ha prevalso sulle otto superpotenze avversarie lasciano il posto d’onore proprio agli Usa e alla Svizzera, seconde parimerito. La squadra schiarata dal selezionatore Duccio Bartalucci ha chiuso del due manches con sole 4 penalità: Luca Marziani Tokyo du Soleil 0/0, Giulia Martinengo-Verdine SZ 0/4, Emanuele Gaudiano-Caspar 8/eliminato, appuntato scelto Bruno Chimirri-Tower Mouche rit/0, tot. 4 pen. A seguire Usa e Svizzera (8 pen. tot), indi Germania, Svezia e Canada quarte ex-aequo (12), Olanda (16), Nuova Zelanda (54 ) e Francia eliminata.

La gara è iniziata senza la presenza del Presidente della Rapubblica, Sergio Mattarella, che ha dovuto rinunciare per l’accellerzione che stava prendendo la formazione del nuovo Governo. Data l’enorme competitività di tutte le 9 nazioni in gara gli azzurri non partivano favoritissimi, considerando anche che hanno dovuto rinunciare a tre dei loro migliori cavalli sui quattro dell’anno scorso: quelli di Bucci, De Luca e Zorzi. Ma la soluzione alla fine l’ha trovata il tecnico federale Duccio Bartalucci, mettendo insieme una scelta indovinatissima dei binomi, con cavalli di ottima qualità. E soprattutto potendo puntare su un’amazzone e tre cavalieri di grande spessore umano e agonistico oltre che tecnico: questa è la lettura da dare alla vittoria della nostra Nazionale. E a dare una mano Bartalucci ha chiamato il suo predecessore, Roberto Arioldi, che ha risposto subito all’appello. Per il resto descrivere questa vittoria, cercata, perseguita e conquistata con tenacia, alla fine è semplice. Tre percorsi netti su quattro nel primo giro, tanto che Chimirri dopo qualche salto si è ritirato -scelta di scuderia- per risparmiare le forze del suo Tower Mouche. Dopo il primo giro anche Usa, come previsto, e Svizzera erano a zero penalità totali, in testa parimerito con gli azzurri.

Dunque nella seconda manche per vincere era necessario “tenere” la condizione e la concentrazione: la Svizzera commetteva un errore di troppo e anche gli Usa sorprendentemente, ma il brivido lo dava Gaudiano, cadendo per un rifiuto del suo Caspar e venendo eliminato. A quel punto dipendeva tutto da Chimirri: con il suo netto l’Italia avrebbe vinto, con 4 penalità sarebbe rimasta sul podio ma sarebbe servito un baragge per decidere il vincitore fra tre. E invece Bruno, il veterano della squadra, il combattente, non ha fatto una piega e ha infranto le speranze degli avversari: misurato, attento, preciso su Tower Mouche che pareva aver capito la responsabilità dell’ultimo a partire, ha saltato tutto il giro senza sbavature. Quando ha passato indenne l’ultimo ostacolo il pubblico è esploso: applausi da far tremare le tribune, e nel clan azzurro abbracci e qualche lacrimuccia. Ma neanche più di tante perché ormai i nostri si stanno abituando a vincere, che il terreno sia in sabbia o in erba. Fuori del podio si sono classificate Germania, Svezia e Canada quarte ex-aequo (12), Olanda (16), Nuova Zelanda (54 ) e Francia eliminata. A premiare c’era il presidente del Coni, Malagò, accanto a un emozionato presidente Fise, Di Paola, e Diego Messina, il Ceo di Intesa SanPaolo, sponsor della Coppa.