Mercoledì 2 Ottobre 2024
SIMONA BALLATORE
QN X le Donne

Una violinista a Spotify: "Cantanti regine della musica, dominano le classifiche"

Federica Tremolada, responsabile di 28 Paesi, gestisce un team internazionale. "Aver studiato oltreconfine mi ha aperto al confronto con culture diverse"

Federica Tremolada, managing director per il Sud ed Est Europa della piattaforma musicale Spotify

Federica Tremolada, managing director per il Sud ed Est Europa della piattaforma musicale Spotify

Milano, 5 marzo 2024 – Dal primissimo violino al coronamento di un sogno: lavorare nella musica. Federica Tremolada è managing director per il Sud ed Est Europa di Spotify, la piattaforma di musica, podcast e video on demand più popolare al mondo. Ed è tra le "99 donne che hanno cambiato il futuro" per l’università Bocconi, che le racconta in un libro: “Changed by women“.

Quali sono state le scelte decisive e quanto la “scuola” è stata importante per lei?

"La musica è stata la mia grande passione: suonavo il violino. Quando ho scoperto che l’università Bocconi aveva aperto il primo corso in “Economia per le arti, la cultura e la comunicazione“ non ho avuto dubbi: non è stata una scelta casuale. Dopo la laurea ho cominciato a lavorare nell’industria discografica. Era un momento complesso, tra pirateria e perdite di ricavi...".

Ma non si è tirata indietro.

"No. E appena si è aperta la possibilità di passare al digitale, con la start-up italiana Buongiorno, sono salita sul carro vincente: ho trovato energia, passione, risultati. Questo mi ha portato all’esperienza successiva per Google, ho seguito l’avviamento di YouTube Italia prima di trasferirmi a New York, per YouTube Tv Stati Uniti. Quando mi hanno chiamato da Spotify è stato un ritorno alla mia passione più grande. Ho cominciato in un altro momento di decrescita dell’industria musicale, che ora è in ottima salute: ha triplicato i ricavi negli ultimi 10 anni".

Quanto è stata fondamentale l’esperienza internazionale?

"Sin da piccola ho spinto i miei genitori a farmi studiare oltre confine. È stato fondamentale per aprirmi a culture diverse e a un approccio inclusivo che mi ha ripagato su più fronti, incluso quello manageriale. Oggi sono responsabile di 28 Paesi e gestisco un team internazionale".

Ha incontrato ostacoli nella sua carriera perché donna?

"È sempre difficile parlare di un singolo ostacolo, sono immersi nella vita quotidiana e bisogna lavorarci tutti i giorni. Come manager abbiamo la responsabilità di offrire pari opportunità a tutti. Spotify ha a cuore l’idea della diversity equality inclusion nelle politiche aziendali: gli ostacoli si superano portando questi messaggi all’esterno".

Cosa ci dicono le classifiche musicali su artisti e artiste?

"In una nostra ricerca del 2021 con GFK avevamo solo il 14% delle artiste nella top100. Con la generazione Z, e anche grazie a una maggiore penetrazione delle piattaforme, abbiamo segnali importanti. Annenberg Inclusion Initiative fotografa il 35% di artiste nella Billboard top 100 del 2023, anno di maggiore inclusività delle donne. Tra gli autori avevamo una donna su otto uomini nel 2012 e una su quattro nel 2021. E le donne accreditate come produttrici sono passate dal 2.6% al 6.5%".

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In questi giorni si parla di Annalisa, “regina della piattaforma”. Sorprende?

"Con una playlist di Sanremo ascoltatissima a livello internazionale non è una sorpresa. Annalisa, come Bertè e Rose Villain, è tra le ambasciatrici di “Equal“, il nostro programma per ridurre il gender gap nell’industria musicale e dare voce ai talenti femminili".

Tre titoli che oggi non possono mancare nella sua playlist?

"Amo generi diversi e scoprire novità. Ma sicuramente non possono mancare le news con “The Essential“ di Mia Ceran. Amo la playlist di Sanremo e, guardando alla Spagna, Rosalia".

È di ieri la notizia della multa dell’Antitrust europea ad Apple per l’abuso di posizione dominante che Spotify aveva segnalato. Cosa ne pensa?

"Un primo passo importante. Vedremo in che direzione si andrà, ma è una bella notizia anche per gli utenti, che devono avere la stessa opportunità di accedere ai servizi".