Giovedì 10 Ottobre 2024

Colline e castelli, il ’Paesaggio bello’. Mancini Zanchi invita a farci caso

Si inaugura oggi a Candelara l’intervento artistico che induce a un nuovo sguardo verso la natura e il territorio . Cinque lavori pittorici e un’insegna luminosa dialogano con l’ambiente: nasce una diversa consapevolezza.

Colline e castelli, il ’Paesaggio bello’. Mancini Zanchi invita a farci caso

Colline e castelli, il ’Paesaggio bello’. Mancini Zanchi invita a farci caso

Sarà inaugurato oggi, alle 19, al Castello di Candelara, il sesto episodio del progetto di Pesaro 2024, dal titolo "Dalle sculture nella città all’arte delle comunità" a cura di Marcello Smarrelli. Il progetto coinvolge i 12 Quartieri e il Municipio di Monteciccardo, sviluppando nel corso dell’anno il fulcro tematico del rapporto tra le arti e lo spazio pubblico. Protagonista questa volta è il Quartiere 3 - Colline e Castelli (composto dai borghi Candelara, Ginestreto, Novilara, Santa Maria dell’Arzilla, Trebbiantico) che è orgoglioso di presentare ‘Paesaggio bello’, l’intervento di Davide Mancini Zanchi (Urbino, 1986), a cura di Giacomo Pigliapoco.

In un mondo sempre più frenetico e urbanizzato, Mancini Zanchi sottolinea l’importanza di fermarsi a contemplare la natura e il territorio, invitando il pubblico a rallentare e immergersi nei pittoreschi borghi, nelle dolci colline e negli affascinanti scorci del panorama pesarese. Presentandosi con un’aura di semplicità e positività, ‘Paesaggio Bello’ cela, dietro un’apparente atmosfera scherzosa, una complessità emozionale stratificata. I cinque borghi che compongono il Quartiere 3, vengono riconsiderati dall’artista e riuniti in un’unica dichiarazione d’amore per la bellezza che incarnano.

Nel dettaglio, ‘Paesaggio Bello’ è composto da cinque interventi pittorici e da un’insegna luminosa itinerante. Le opere, che consistono in dipinti realizzati partendo da aspetti caratteristici del territorio, sono collocate in dialogo armonioso con l’ambiente circostante, esaltandone le peculiarità e promuovendo una nuova consapevolezza del patrimonio paesaggistico. Ogni opera è parte integrante del contesto espositivo, trasformando di volta in volta un punto panoramico, una piazzetta cittadina, una porzione di cinta muraria oppure un parco pubblico o ancora un lavatoio, in luoghi di scoperta e riflessione. La scritta luminosa svetta su un Apecar che viaggia tra i borghi, illuminando angoli nascosti, scenari mozzafiato e paesaggi rurali. In ogni sua fermata, ‘Paesaggio Bello’ converte scorci, colline e campi in palcoscenici a cielo aperto, dove la luce dell’insegna luminosa entra in dialogo con i luoghi circostanti, creando un suggestivo turbinio emotivo che riconnette le persone con la natura che le circonda.