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Zanzare in agguato? L’odore di cocco sulla pelle le allontana

Il sudore fa da calamita, il sapone profumato al cocco agisce da repellente

29/05/2023
Crediti iStock - da cosa sono attratte le zanzare

Gli odori del corpo umano, così come certi profumi, oli essenziali ed essenze, possono attirare o respingere gli insetti, nella fattispecie le zanzare, a seconda della composizione chimica. Lo sappiamo da tempo, ma ogni volta con l’arrivo della bella stagione questo talento da cacciatrici ci sorprende. Alle nostre latitudini dobbiamo sempre distinguere tra il fastidio della zanzara tigre, che attacca di giorno, spesso all’aria aperta, e la zanzara comune (culex pipiens), particolarmente attiva nella penombra, al tramonto e di notte, attratta da un mix di fattori quali sudore, calore corporeo, anidride carbonica (CO2) emessa con la traspirazione. La zanzara tigre (Aedes albopictus) è un vettore di microrganismi che provocano malattie infettive: Chikungunya, Dengue, Zika. Le comuni zanzare del genere Culex possono essere portatrici del virus della febbre del Nilo Occidentale. Ecco perché è bene limitare la proliferazione delle zanzare e proteggerci dalle punture.

 

L’odore emanato dalla pelle, percepito anche a metri di distanza, è un’esca attraente, un segnale ben conosciuto dalle zanzare comuni, che ne sono fortemente attratte. In particolare, a fare da calamita sarebbe l’odore del sudore. Ricercatori dell’Università di York hanno individuato una traccia enzimatica, il Bo (body odour) riconducibile a un batterio che alberga sotto le ascelle e che è capace di trasformare una molecola inodore in segnali chimici, in questo caso si parla di microbiota cutaneo (skin microbiota) per indicare il ruolo tracciante dei batteri. 

 

Attrazione irresistibile 

Conor McMeniman, analista della Johns Hopkins, ha dichiarato che queste zanzare seguono scie olfattive e correnti convettive emanate dal corpo umano, e in genere entrano nelle case e attaccano tra le 22 e le 2. Notte dopo notte, alcune persone risultano statisticamente più bersagliate rispetto ad altre.  Uno studio ha identificato 40 sostanze chimiche e stabilito che a rendere attrattiva la pelle è un particolare mix olfattivo, diverso da individuo a individuo. Le persone che risultavano di maggiore appeal per le zanzare emettevano costantemente più acidi carbossilici prodotti dai microbi della pelle. Al contrario, la persona meno attraente emanava meno, ma triplicava la quantità di eucaliptolo, un composto vegetale che si trova in oli, erbe e spezie. La presenza di livelli elevati di questa sostanza in un organismo umano può essere correlata ai cibi che si assumono e alle abitudini alimentari

 

Disidratazione 

Il fiuto infallibile delle zanzare per gli esseri umani dipende dalle cellule nervose sensitive specializzate, provviste di un sistema di recettori capace di percepire l’anidride carbonica che emettiamo col respiro, così come i differenti odori emanati dal nostro corpo. Una ricerca a cura dell’Università di Cincinnati, diffusa su Scientific Reports, ha evidenziato, invece, che le zanzare pungono di più quando sono disidratate. Quando hanno sete, per così dire, fino al 30% degli insetti femmina di questo tipo cerca il sangue, rispetto a un 5-10% che si registra in condizioni normali.

 

Saponi profumati 

Di recente c’è stata anche un’altra scoperta interessante nel settore. Un team statunitense, infatti, ha scoperto che le zanzare sono scoraggiate dai saponi profumati al cocco. Questa indagine è stata pubblicata sulla rivista iScience. Facciamo un passo indietro. Occorre sapere che, per trovare i nutrienti, le zanzare utilizzano composti organici volatili (COV) emessi da piante e animali ospiti. Queste risorse si sovrappongono nella loro composizione chimica e un importante strato di informazioni risiede nell’abbondanza relativa dei COV nello spazio di testa di ciascuna risorsa. Inoltre, la grande maggioranza della specie umana utilizza regolarmente prodotti per la cura della persona come saponi e profumi, che aggiungono una nota olfattiva distintiva ai COV di origine vegetale. 

 

L’odore del sangue

Utilizzando il campionamento dello spazio di testa e la gascromatografia-spettrometria di massa, i ricercatori hanno quantificato in che modo l’odore umano viene modificato dall’applicazione del sapone. È stato dunque dimostrato che i saponi incidono sulla selezione delle zanzare rispetto alla propria vittima: alcuni le attraggono, altri le respingono. Le zanzare femmine ematofaghe adulte richiedono nutrienti e proteine ​​dal sangue dei vertebrati per produrre progeni. Per rilevare e localizzare le fonti di sangue, le zanzare si affidano in larga misura ai segnali olfattivi rilasciati dai loro ospiti.

 

Aldeidi e terpeni 

L’analisi chimica mediante uno spettrografo ha permesso di determinare che mentre l’odore del corpo umano è composto per l’80% da aldeidi, chetoni, acidi carbossilici e alcol, “quello che si percepisce dopo l’impiego di acqua e detergenti proviene per oltre il 50% dal sapone ed è in gran parte dominato da sostanze chiamate terpeni, che sono tipicamente prodotti dalle piante”, ha affermato Clément Vinauger.

 

Secondo i ricercatori, alle zanzare piace particolarmente il sapone dolce. Gli insetti infatti sono attratti dal nettare dei fiori. I saponi floreali riproducono quel richiamo per la zanzara. Al contrario Il sapone a base di olio di cocco sembra essere un aroma poco gradito,  che aiuta tiene le zanzare a debita distanza. 

 

Coriandolo

L’aroma di cocco è solo uno dei tanti repellenti presenti in natura. Le essenze di tre piante di origine nordafricana, il coriandolo (Coriandrum sativum), la ruta d’Aleppo (Ruta chalepensis) e la lamiacea Hyptis suaveolens, sono un efficace repellente per la zanzara tigre asiatica. Questo il risultato di uno studio coordinato da Barbara Conti, ricercatrice al dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agroambientali dell’Università di Pisa. La ricerca ha utilizzato gli oli essenziali delle tre piante che hanno mostrato, a parità di concentrazione, ”una repellenza di gran lunga superiore a quella del Deet, la sostanza di sintesi sinora ritenuta più efficace per proteggersi dalle punture delle zanzare tigre, che recenti studi hanno sconsigliato, soprattutto se impiegato nei confronti dei bambini e degli anziani”.

 

”Fin dall’antichità, in molte zone del mondo, le piante odorose che rilasciano nell’aria sostanze sgradite agli insetti sono impiegate come repellenti – ha spiegato la ricercatrice – e le foglie di Hyptis suaveolens, dall’odore gradevole e lievemente pungente, sono sempre state utilizzate dagli agricoltori centrafricani per proteggere dagli insetti i raccolti immagazzinati, mentre le piantine di Ruta chalepensis in mazzetti essiccati vengono tuttora appese alle finestre nei paesi del Maghreb per evitare l’ingresso delle zanzare”.