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Vaccino papilloma, la profilassi batte il cancro della cervice

Gli specialisti di igiene sostengono la campagna internazionale per eliminare questa specifica malattia sessualmente trasmessa

02/03/2023

Si celebra sabato 4 marzo la Giornata internazionale di sensibilizzazione sul papillomavirus, con lo scopo di favorire la consapevolezza, l’educazione e la prevenzione dei tumori HPV-correlati, un’occasione per fornire tutti gli strumenti validi per agire in maniera efficace riducendo le patologie correlate a questa malattia. La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (Siti) invita i genitori a vaccinare i figli, in quanto il vaccino fornisce una protezione sicura, efficace, e rappresenta la chiave della prevenzione. Proseguire in tutta Italia il programma di vaccinazione universale di tutti gli adolescenti e delle classi di adulti a rischio, inoltre, viene considerato una priorità in tema di politiche sanitarie.

 

Lesioni genitali

L’infezione da HPV rappresenta la più frequente infezione sessualmente trasmissibile. Nel corso della vita, infatti, colpisce quattro persone su cinque, senza distinzione tra maschio e femmina e, per lo più, in giovane età. Nella maggior parte dei casi va incontro a una risoluzione spontanea, la sua persistenza tuttavia determina lo sviluppo di lesioni della mucosa, e la totalità dei tumori della cervice uterina, ma anche il 4.5% di tutti gli altri tumori. In Italia, per esempio, più di seimila casi di tumore ogni anno sono riconducibili all’HPV: 2365 alla cervice uterina, 1900 all’orofaringe, 1200 della vulva, 500 del pene, 300 dell’ano e 200 della vagina.

 

“Il vaccino anti-HPV – spiega Roberta Siliquini, presidente della Società Italiana di Igiene – fornisce una protezione sicura ed efficace. L’accesso alla vaccinazione è gratuito per numerosi gruppi di popolazione, sia adolescenti che adulti. Scegliere di vaccinare i propri figli è la scelta più giusta. Coperture vaccinali ottimali (95%) permetterebbero un guadagno sia in termini di salute che economico. Si andrebbero ad evitare, infatti, più di 300mila diagnosi di lesioni cervicali precancerose e 20mila casi di tumori alla cervice uterina. In Italia, purtroppo, si è ancora lontani dal raggiungimento delle coperture vaccinali target previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale. Nel 2020 e 2021, inoltre, si è assistito ad un calo delle coperture influenzato dalla Pandemia da Covid-19 e, al tempo stesso, persistono notevoli differenze geografiche.

 

Eradicazione

“Si rende dunque necessario – conclude la professoressa Siliquini – comprendere certe titubanze, aiutare a superare le esitazioni, al fine di mettere a punto interventi mirati in specifici contesti geografici che possano aumentare le coperture vaccinali. Oggi possiamo eliminare il cancro del collo dell’utero e prevenire le altre neoplasie HPV-correlate”.