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Sensori ’su misura’ per calibrare quanto possiamo stare al sole

Formati da idrogel, valutano la quantità di melanina nella pelle per personalizzare l’esposizione agli ultravioletti

22/08/2023

Un sensore che può essere personalizzato e indossato, per avvertire quando la radiazione ultravioletta del sole può essere rischiosa. Lo stanno mettendo a punto ENEA e Sapienza Università di Roma con l’obiettivo di misurare l’esposizione alla radiazione solare ed evitare di superare i livelli benefici di luce ultravioletta che permettono la sintesi della vitamina D per fissare il calcio nelle ossa. I sensori, costituiti soprattutto di idrogel, sono economici, facili da realizzare e personalizzabili: la dose limite, oltre la quale si rileva un danno cutaneo, dipende dalla quantità di melanina che determina la pigmentazione della pelle che varia da soggetto a soggetto.

 

«Sarà possibile sviluppare sensori personalizzati, adatti sia a soggetti dalla pelle bianchissima (fototipi I e II) che a quelli con carnagione più scura, quindi più resistente alla luce ultravioletta (fototipi dal III in poi)», spiega Sabina Botti, ricercatrice del Laboratorio ENEA Micro e Nanostrutture per la Fotonica.