Benessere

Lo scrub, amico della tintarella

di
Gloria Ciabattoni
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Rientrare dalle vacanze estive rilassati, con un aspetto fresco e una tintarella invidiabile, e prolungare questo beneficio anche in settembre e oltre, è un desiderio che può venire realizzato grazie ad alcuni accorgimenti. Se si vuole mantenere a lungo l’abbronzatura, occorre innanzitutto eliminare le cellule morte con un scrub esfoliante (da fare lontano dall’esposizione al sole per non irritare la pelle accaldata).

 

Quale scrub? Si può scegliere quello al miele e sali del Mar Morto, quello al mosto d’uva e miele di castagno, quello con il sapone di Aleppo o alla polpa di cocco, o al sale marino, senza dimenticare quello casalingo con zucchero, miele e una goccia di latte. Per il viso si preferirà l’esfoliante più soft, da massaggiare delicatamente insistendo sul naso, sul mento, sulla fronte. Per il corpo si potrà impiegare una versione più strong, insistendo su gomiti e talloni dove la pelle è particolarmente ispessita. Lo scrub non elimina l’abbronzatura ma al contrario la esalta, rimuovendo lo strato superficiale di cellule morte.

 

Dopo lo scrub si procederà alla detersione, con un olio detergente che contenga sostanze emollienti, protettive ed elasticizzanti. È da preferire al bagnoschiuma e al sapone, che possono essere più aggressivi. Poi è il momento dell’idratazione: si possono usare i prodotti doposole che sono rimasti dalla vacanza, o sceglierne all’olio di mandorle dolci, al germe di grano, all’aloe, al latte, o preferirne uno di quelli specifici per mantenere l’abbronzatura.

 

È importante, per conservare la tintarella, anche l’idratazione dall’interno, quindi è necessario bere tanta acqua, circa 2 litri al giorno. Ottima anche una spremuta di frutta, che apporta anche vitamine e sali minerali. Un aiuto arriva dagli autoabbronzanti. Infatti l’abbronzatura dura circa 28 giorni, ma già dopo meno di due settimane lo strato più superficiale dell’epidermide si sfalda, il colorito può diventare opaco, e la pelle può avere un aspetto arido. Quindi se vogliamo mantenere a lungo il colore dorato, possiamo usare gli autoabbronzanti (preceduti da uno scrub per eliminare le cellule morte). Ce ne sono di vari tipi, anche bio e vegan, arricchiti con prodotti naturali come aloe, burro di karitè o di cocco. Ve ne sono di specifici per il viso, per le gambe, per il corpo.

 

Se la pelle del viso è secca, un piccolo accorgimento consiste nel mischiare un po’ di autoabbronzante con un poco di crema idratante. La maggior parte degli autoabbronzanti che sono in commercio sono ricchi di agenti emollienti e idratanti, ma non sostituiscono la protezione solare, quindi se ci si espone al sole bisognerà usare un prodotto apposito. La tintarella artificiale non ha controindicazioni, ma se ne va con bagni e docce, quindi l’applicazione del prodotto deve essere ripetuta ogni due o tre giorni.

 

Infine, è importante non perdere l’abitudine di prendere il sole anche in città, anche solo per un quarto d’ora al giorno, per assicurarci un bel po’ di benessere anche per l’inverno. I raggi solari sono i responsabili della produzione di vitamina D che aiuta nel metabolismo del calcio, indispensabile per la salute di ossa e denti, e aiuta nella prevenzione dell’osteoporosi e di altre malattie. Ma non solo: tra le proprietà benefiche del sole c’è anche l’aumento del rilascio della serotonina, chiamata «l’ormone del buonumore», che favorisce il benessere fisico, mentale e l’aumento di testosterone negli uomini e di progesterone nelle donne.

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