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Medici sui social media, le regole nei messaggi ai pazienti

Lotta alle fake news, separare il profilo personale da quello professionale

06/08/2023 - di Alessandro Malpelo

C’era una volta il telefono per prenotare la visita, il colloquio a tu per tu in ambulatorio, la cartella clinica con informazioni messe nero su bianco e la ricetta scritta sopra un foglio di carta da presentare in farmacia. Oggi le tecnologie consentono di scambiarsi messaggi per poi interagire in tempo reale, ma le innovazioni richiedono cautela per evitare di snaturare consigli scritti, dati in buona fede, spezzoni di frasi che tolte dal loro contesto possono voler dire tutto e l’esatto contrario, a seconda di come vengono interpretate.

 

Discussioni

È accaduto purtroppo che stralci di affermazioni confidenziali siano state catapultate fuori dalla conversazione, gettate in pasto ai gruppi di discussione sui social media, strumentalizzate, equivocate in maniera maliziosa rispetto al significato interlocutorio originale.

 

Un comunicato della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) ha annunciato che il Gruppo di Lavoro ICT (Information and Communications Technology) ha pubblicato una prima selezione di raccomandazioni riguardanti l’utilizzo dei social media, della posta elettronica e dei sistemi di messaggistica istantanea nella comunicazione con i pazienti. I testi sono stati elaborati da Eugenio Santoro, ricercatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano e primo autore del documento, con Guido Marinoni, Guerino Carnevale e Francesco Del Zotti, tavolo coordinato da Giacomo Caudo.

 

Marinoni, componente del Comitato Centrale Fnomceo, conferma che l’utilizzo dei social media da parte dei medici è in costante crescita, sia per aggiornamento professionale che per informare il pubblico su questioni di salute, e sta sollevando questioni di natura etica e medico legale. L’impiego inappropriato dei moderni strumenti di messaggistica può compromettere il tradizionale rapporto medico-paziente e dare luogo a possibili incomprensioni e contenzioso.

 

Ecco perché è preferibile evitare di inviare messaggi che riportano indicazioni di cure in termini generali. Rispettare sempre la privacy e l’anonimato degli interlocutori significa anche che i pazienti dovrebbero evitare di mettere in piazza i referti, alimentare fake news o diffondere dati sensibili. In una parola: occorre rispettare, anche sui social così come nella vita reale, i principi del Codice di Deontologia, la riservatezza dovrebbe coinvolgere gli assistiti tanto quanto il curante.

 

Anche l’interazione medico-paziente tramite posta elettronica o sistemi di messaggistica istantanea tipo sms e WhatsApp richiede regole e cautele in linea con la deontologia professionale.

 

Le implicazioni dal punto di vista deontologico, ha scritto Filippo Anelli, presidente Fnomceo, sono numerose e rilevanti. “Per questo riteniamo importante aver preso in considerazione questi aspetti ed elaborato raccomandazioni italiane sull’uso dei social media nella comunicazione con i pazienti i cui contenuti siano parte integrante del Codice Deontologico. Queste proposte possono costituire un’utile base di partenza nell’ambito dei lavori di revisione del Codice”.

 

Le raccomandazioni proposte dal Gruppo di Lavoro ICT includono il suggerimento di mantenere distinti profili social (quello professionale ed eventualmente quello personale) mentre si impone l’esigenza di assicurarsi della validità scientifica delle affermazioni diffuse, mantenendo l’anonimato dei pazienti citati, soprattutto nella discussione di casi clinici.

 

Etica professionale

L’obiettivo principale delle raccomandazioni è garantire il rispetto dei principi del Codice Deontologico, sia nei rapporti medico-paziente sia sui media e sui social network, in un momento in cui i pazienti, attraverso le informazioni che trovano sul web, a volte si lasciano prendere la mano e azzardano considerazioni avventate. È importante che i medici, da parte loro, siano attenti alle affermazioni che diffondono, e siano parte attiva nella lotta alle fake news, al fine di promuovere l’empowerment del paziente (consapevolezza e condivisione di informazioni attendibili).

 

Dunque, il rapporto medico-paziente sui media e sui social network (che si tratti di sms, whatsapp, email, facebook o altro) richiede l’osservanza dei principi del Codice Deontologico. Le raccomandazioni del Gruppo di Lavoro ICT forniscono indicazioni utili per l’utilizzo appropriato dei social media, della posta elettronica e dei sistemi di messaggistica istantanea nella professione medica e nella comunicazione con i pazienti. È fondamentale rispettare la privacy, evitare la diffusione di leggende o informazioni ingannevoli, e mantenere un profilo cauto e rispettoso all’interno dei canali di comunicazione.