Domenica 13 Luglio 2025
Maurizio Maria Fossati
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L’elisir di lunga vita è nel piatto

Non solo dieta mediterranea, altri cibi hanno proprietà mirate. E da bere un calice di vino rigorosamente rosso

Curarsi con il cibo? In certi casi si può. Certamente per sconfiggere i batteri di una brutta infezione, quello che portiamo in tavola non è in grado di sostituire l’azione di un antibiotico. Ma è indubbio che un’alimentazione varia e bilanciata è un’ottima strategia di prevenzione che rinforza il sistema immunitario. Ormai, sappiamo tutti che la dieta mediterranea è sinonimo di benessere: frutta, verdura e pesce contengono antiossidanti e vitamine in abbondanza. Ma ci sono anche alimenti specifici che possono offrire vantaggi particolari. Vediamoli.

Le nostre nonne ci hanno sempre raccomandato di mangiare le mele: "Una mela al giorno toglie il medico di torno" è un antico proverbio. Oggi la nutraceutica, la scienza che studia la combinazione delle proprietà nutritive e farmaceutiche degli alimenti, lo conferma. Una recente ricerca su fibre e proteine vegetali ha evidenziato, infatti, che la pectina contenuta nella buccia della mela provoca il calo del colesterolo nel sangue.

Anche il lupino fa bene al sistema cardiocircolatorio contribuendo al calo del colesterolo totale. E se sulle proprietà delle mela mai nessuno ha avuto dubbi, il lupino rilancia il gusto di mangiare un legume che era apprezzatissimo già al tempo degli Egizi e dei Romani.

Sempre in ambito cardiovascolare, ricordiamo che l’aglio, fonte di antiossidanti, grazie al contenuto di allicina contribuisce a ridurre la rigidità dei vasi sanguigni e ad abbassare la pressione. Ha inoltre proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche.

Nella lotta al colesterolo in eccesso, non possiamo dimenticare il riso rosso fermentato. Un’opportuna fermentazione del riso (grazie al monascus purpureus) arricchisce il prodotto finale di sostanze simili alle statine farmacologiche, con la possibilità di aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e di trigliceridi nel sangue.

Dormite male? Non scordate di terminare la cena con una bella pera. Uno studio di Mariangela Rondanelli, dell’Università di Pavia, ha evidenziato che l’associazione melatonina, zinco, magnesio contenuta nella polpa di pera migliora la qualità del sonno. E se l’artrosi vi perseguita, un aiutino potreste trovarlo dagli estratti di ananas, avocado e di soia che hanno proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Anche l’oleocantale, estratto dall’olio di oliva, è un ottimo antinfiammatorio.

Il mais è un cereale in grado di combattere i danni provocati dallo smog. È utile quindi alla salute di chi vive in città o in aree inquinate. Lo consiglia Cesare Sirtori, farmacologo dell’Università di Milano e presidente onorario della Società italiana di nutraceutica (Sinut). Gli elevati livelli di flavonoidi contenuti nel mais, infatti, sviluppano le difese del nostro organismo contro le sostanze tossiche, in particolare contro le fumonisine, tossine da funghi ambientali presenti in alta concentrazione in caso di forte umidità e contaminazioni atmosferiche. Pensate che uno studio del gruppo della professoressa Chiara Tonelli, dell’Università di Milano, su animali alimentati con mais, ha mostrato una riduzione del 30% dei loro problemi cardiovascolari e un’elevata attività antiossidante nel sangue che ha consentito agli animali di sopravvivere a lungo con grande resistenza agli stimoli tossici.

Consideriamo le bevande. Se non è così vero, come sostenevano i nostri anziani, che "il vino fa sangue", è invece stato accertato che il resveratrolo contenuto nell’uva e nel vino rosso è in grado di aumentare la longevità, grazie all’attivazione delle proteine che difendono il Dna dallo stress ossidativo, possiamo quindi alzare con soddisfazione (ma moderazione) i nostri calici.

Ma anche la mente può ricevere grande aiuto dal cibo. Uno studio dell’Università della California ha evidenziato che una miscela di curcuma e menta piperina stimola la memoria nei modelli animali. La stessa ricerca ha avuto anche alcuni iniziali successi nella sperimentazione su pazienti con degenerazione cerebrale. E il cioccolato favorisce il buonumore.