Benessere

Gambe in forma, prevenire la formazione dei capillari

di
Gloria Ciabattoni
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Sono venuzze rosse o bluastre che compaiono quando i piccoli vasi sanguigni perdono la loro elasticità e si rompono formano una «ragnatela», in prevalenza sulle gambe (ma possono interessare anche il viso) e creano molto disagio a chi ne soffre: sono i capillari, o teleangectasie, termine che deriva dal greco antico e vuol dire «dilatazioni alla fine di un vaso». Possono essere evidenti già nell’adolescenza perché spesso sono ereditari, ma ci sono abitudini in grado di peggiorarli: il fumo, l’alcol, un’alimentazione errata, il sovrappeso, l’eccessiva esposizione al sole, la scarsità di moto, stare molte ore in piedi o seduti. Possono influire anche alcuni farmaci, per esempio certi antiinfiammatori e antidepressivi e, per quello che riguarda le donne, anche gli squilibri ormonali, ad esempio in gravidanza o in menopausa.

 

I capillari rappresentano un inestetismo particolarmente inviso soprattutto alle donne, ma potrebbero essere la spia di più importanti problemi circolatori (come l’insufficienza venosa), quindi alla loro comparsa è bene consultare un flebologo o angiologo, per effettuare un controllo angiologico e l’ecodoppler per stabilire lo stato di salute del sistema circolatorio. Una volta esclusa la presenza di patologie, sarà sempre lo specialista a suggerire eventuali trattamenti estetici, come le iniezioni sclerosanti (che immettono nei capillari un liquido che li fa chiudere), il laser vascolare (il cui raggio coagula il capillare con il calore), l’ozonoterapia (rivascolizza i capillari ossigenando il sangue).

 

Quando sono comparsi, è difficile farli regredire con creme e sieri, ma si possono arrestare agevolando la microcircolazione sanguigna ad esempio con integratori a base di flavonoidi, o di componenti vegetali come l’ippocastano, il rusco, la centella asiatica. Per rinforzare le pareti dei vasi sanguigni è utile curare l’alimentazione, consumando alimenti con vitamina C, e frutti di bosco, ricchi di flavonoidi. Un accorgimento utile è quello di evitare l’esposizione diretta al sole, che dilata i capillari.

 

Quindi in spiaggia è importante rinfrescarsi spesso con acqua oppure, nelle ore più calde, mettere sulle gambe un asciugamano bagnato. Da non dimenticare il movimento: basta una camminata di un paio di chilometri per avere dei benefici. In particolare, se si è al mare, una passeggiata sulla battigia è un vero massaggio alla pianta del piede e tonifica il polpaccio che, muovendosi, spinge il sangue verso l’alto e riattiva la circolazione. Infine, visto che siamo a ridosso delle vacanze, se si ha in programma un lungo viaggio in auto o in aereo e non si avrà modo di muovere le gambe per molto tempo, sarà utile indossare un paio di calze elastiche.

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