Alimentazione

Fegato grasso, cosa sappiamo. Come prevenire la steatosi epatica

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Fegato grasso, un cruccio delle persone sedentarie in sovrappeso. Giusto preoccuparsi degli effetti dei depositi adiposi viscerali? La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) si può ritrovare in una persona su tre, in corso di ecografia epatica. Un eccesso di introito alimentare incrementa il problema. Quando il fegato grasso è accompagnato da infiammazione e fibrosi si parla di steatite, epatite non alcolica (NASH). Se questa va avanti, potrebbe complicarsi in cirrosi, una fibrosi permanente che porta all’insufficienza epatica.

 

Sovrappeso

Da dove vengono questi depositi di grasso, e cosa comportano? Entrano in gioco più variabili: un mix di alcol (vino, birra o liquori in eccesso), piatti ricolmi di grassi saturi/trans e un surplus di zucchero contenuto nei dessert o nelle bibite dolciastre, un metabolismo rallentato, insufficiente smaltimento delle calorie ingerite. La causa precisa del fegato grasso è sconosciuta, ma si considera come risultante di più elementi concomitanti:

 

  • Diabete
  • Ipotiroidismo
  • Trigliceridi
  • Ipertensione
  • Obesità
  • Sedentarietà

 

Sintomi

Un fegato grasso può essere indolente, provocare risentimento all’addome superiore destro (dove si trova il fegato) o dare stanchezza cronica. Nella malattia conclamata come NASH o cirrosi epatica si possono osservare gonfiori delle mani o delle gambe, aumento della circonferenza addominale o ittero (riscontrabile per un colorito giallognolo nel bianco degli occhi). Senza alcun dubbio il fegato grasso è un fattore di rischio per cardiopatia, come ha precisato l’American Heart Association.

 

Provvedimenti

Fortunatamente la steatosi epatica è reversibile, curabile anche senza farmaci, con provvedimenti dietetici e stili di vita combinati. La maggior parte dei pazienti scopre di avere il fegato grasso durante un’ecografia. I test di funzionalità epatica potrebbero essere elevati e indicare un certo livello di infiammazione.

 

Dieta

La perdita di peso è una componente chiave di un piano di trattamento per il fegato grasso. L’attività fisica è fondamentale. Obiettivo per almeno 30 minuti al giorno di esercizio quasi tutti i giorni della settimana, sia cardio sia resistenza. Una repentina perdita di peso è pericolosa nelle persone obese e potrebbe risultare controproducente. Se sei obeso, dicono i medici, punta a perdere il 7-10% del tuo peso corporeo nel corso di un anno, cioè scendi gradualmente.

 

Dietetica

Sostituzione degli zuccheri semplici come saccarosio e fruttosio con frutta fresca a basso indice glicemico, sostituzione dei grassi saturi/trans con grassi insaturi (avocado, mandorle, semi di zucca e olio d’oliva extravergine).

 

Le proteine dovrebbero provenire da vegetali, legumi, carni magre e pesce ricco di omega 3, solo occasionalmente la carne rossa.

 

Bere caffè. È stato dimostrato che due o più tazze al giorno di caffè con caffeina riducono la progressione alla cirrosi nelle persone con NAFLD.

 

Se il fegato grasso progredisce verso un’infiammazione o una fibrosi più avanzata, è necessario consultare il medico di famiglia e uno specialista in gastroenterologia.

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