Benessere

Endometriosi, una nemica da sconfiggere

di
Loredana Del Ninno
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Una malattia cronica benigna che complica la vita a chi ne soffre, fino a rendere più accidentato il percorso verso la maternità. E’ l’endometriosi, infiammazione cronica benigna dell’apparato riproduttivo, causata dalla ‘fuoriuscita’ anomala di cellule che, in condizioni normali, si trovano solo all’interno dell’utero. Facciamo il punto con Edgardo Somigliana, ginecologo e associato all’Università di Milano, tra i relatori del V convegno nazionale della Società italiana della riproduzione umana (Siru).

Professore, quali sono le cause?
L’endometriosi è una malattia tipica della contemporaneità, legata alla sovrabbondanza di cicli mestruali nelle donne moderne (mediamente dai 350 ai 500 durante l’età fertile), rispetto un tempo. Una condizione che predispone a sviluppare il disturbo. Le nostre nonne facevano più figli e, tra gravidanze e allattamento, avevano meno mestruazioni. Cosa che le proteggeva molto di più dalla patologia.

Perché allora alcune donne sviluppano la malattia e altre no?
Esistono fattori predisponenti, genetici ed ambientali. Non è però ancora del tutto chiaro come e perché la malattia si sviluppa.

Quali sono i sintomi?
I dolori mestruali si fanno insopportabili, compromettendo lo svolgimento delle normali attività quotidiane e costringendo le pazienti a rimanere a letto. Anche i rapporti sessuali, soprattutto se la penetrazione è profonda, possono essere difficoltosi e fare male.

Come si diagnostica?
La diagnosi viene fatta durante la visita ginecologica, completa di ecografia transvaginale.

Una gravidanza portata a termine fa regredire la malattia?
Non in assoluto. Si verifica soltanto una tregua temporanea di un anno, un anno e mezzo, legata all’assenza di mestruazioni e all’allattamento.

L’endometriosi compromette la fertilità?
Purtroppo sì, ma le tecniche di fecondazione assistita possono essere d’aiuto. Talvolta, in vista di una gravidanza può essere necessario sottoporsi preventivamente a un intervento chirurgico, ma sono valutazioni di competenza dello specialista, estremamente variabili da caso a caso.

Esiste un legame tra endometriosi e stress?
E’ un circolo vizioso: convivere con un dolore cronico crea stress e produce altri disturbi. Spesso chi soffre di endometriosi sviluppa fastidiose cefalee.

Le terapie da seguire?
Il farmaco d’eccellenza e meglio tollerato nel trattamento dell’endometriosi è la pillola anticoncezionale. Le diverse tipologie disponibili sul mercato consentono di trovare la  più adatta a ciascuna donna.

Si guarisce?
Il disturbo scompare al termine dell’età fertile. Anche se prima non è guaribile è molto curabile, affidandosi al ginecologo di fiducia, che aiuterà la paziente a trovare la strada giusta.

 

 

 

 

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