Benessere

Effetto social media, così le critiche rendono insicuri

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Capita spesso di scorrere la timeline delle piatteforme social e fare dei paragoni più o meno veritieri sulla forma fisica delle persone di cui si visione l’account, con conseguenze sul nostro stato di forma, sulla nostra salute, sulla nostra immagine. Una ricerca della University of Health Sciences in Austria e della Anglia Ruskin University (ARU) nel Regno Unito, pubblicata sulla rivista Body Image, ha cercato di fare chiarezza su questo aspetto controverso dei social network cercando di capire le diverse tipologie di reazione a seconda del post visionato sulla propria timeline. La conclusione è abbastanza netta: navigare sui social media riduce la soddisfazione per il proprio aspetto fisico. L’autostima cala soprattutto quando ci confrontiamo con i nostri amici e familiari.

 

I post

Lo studio dei ricercatori austriaci e britannici ha coinvolto un campione di 50 adulti, con un’età media di 23 anni. A loro è stato chiesto di fornire un feedback sul diverso grado di soddisfazione rispetto al proprio aspetto dopo aver visionato i post sui social per un periodo di due settimane. 

 

La ricerca ha rilevato che gran parte dei contenuti che scorrevano sulla timeline erano associati a una minore soddisfazione della propria forma fisica. I ricercatori hanno anche evidenziato come il coinvolgimento in contenuti pubblicati da persone conosciute dai partecipanti al test era dannoso più del doppio rispetto alla visione di contenuti pubblicati da estranei, come influencer o celebrità. Come se fosse più difficile confrontarsi con i propri pari che con le star della rete.

 

Tempo sprecato

Lo studio è stato anche utilizzato per misurare il tempo che ogni partecipante ha passato sulle piattaforme di condivisione. In media ogni utente ha utilizzato i social in modo attivo (ad esempio postando su Facebook, facendo un Tweet o inviando un messaggio su WhatsApp o le altre chat) per 73 minuti al giorno e ha utilizzato lo smartphone in modo passivo (guardando i contenuti come quelli di YouTube, Instagram, TikTok o leggendo i post di Facebook, Twitter e Snapcaht degli altri) per 90 minuti al giorno. 

 

Ferite nell’anima

“Il nostro studio – si legge nelle conclusioni del paper – ha rilevato che il coinvolgimento nei social media riduce la soddisfazione per l’aspetto esteriore indipendentemente da chi pubblica i contenuti ma la visione di contenuti pubblicati da amici e familiari ha un impatto negativo significativamente più forte sulla soddisfazione per l’aspetto esteriore rispetto ai contenuti pubblicati da celebrità e influencer”. 

Questo, secondo i ricercatori, accade perché “le persone possono percepire un post che raffigura l’aspetto come molto più tangibile se proviene da qualcuno che conoscono, aggiungendo un livello di aspettativa o di pressione sulla persona che si impegna nel post. Allo stesso tempo, le persone potrebbero essere più critiche nei confronti dei post di modelle e celebrità, e quindi percepire le immagini che condividono come più irrealistiche“.

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