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Colonscopie più accurate con l’intelligenza artificiale

Gli algoritmi evoluti affiancano l'operatore: in Humanitas hanno migliorato del 44% l’identificazione delle lesioni del grosso intestino, riducendo i margini di errore

21/04/2022 - di Alessandro Malpelo

La colonscopia è un esame in grado di visualizzare la superficie interna del grosso intestino, un caposaldo nella prevenzione in gastroenterologia, assieme alle indagini genetiche e alla ricerca del sangue occulto nelle feci. Parliamo di una diagnostica a fibre ottiche, flessibile, preziosa perché consente di scrutare direttamente all’interno del tubo digerente, fare diagnosi precoce dei polipi intestinali, fortemente indicata nel monitoraggio (postoperatorio) al fine di individuare sul nascere eventuali recidive del cancro del colon retto. L’esame endoscopico viene richiesto spesso anche per valutare l’estensione delle lesioni causate da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) tipo Crohn o rettocolite ulcerosa.

 

Algoritmi

Sulla base di queste premesse anche l’intelligenza artificiale (AI) si dimostra una valida alleata nella prevenzione dei tumori del colon e del retto. Come già avviene per altre applicazioni in radiologia, come la tac spirale nel polmone, o la tomografia delle coronarie del cuore, gli algoritmi più sofisticati, grazie alla potenza di calcolo, permettono di elaborare immagini anatomiche straordinarie, restituendo una maggiore precisione nei dettagli. Affiancare una intelligenza digitale all’abilità e all’esperienza insostituibile del sanitario, permette di identificare più facilmente la presenza di polipi intestinali, cogliendo anche lievissime estroflessioni o invaginazioni durante l’esecuzione della colonscopia, o minimi cambiamenti nell’aspetto esteriore della mucosa.

 

Vantaggi

I punti di forza legati all’utilizzo di queste tecnologie hanno ricadute positive anche dal punto di vista economico: lo dicono i dati di uno studio multicentrico pubblicato su The Lancet Digital Health, coordinato da Alessandro Repici, direttore universitario del dipartimento gastroenterologia di Humanitas, e da Cesare Hassan, docente di Humanitas University, studio realizzato in collaborazione con l’Università di Oslo. Obiettivo del progetto era quello di studiare l’affidabilità, e il rapporto costo-efficacia, delle applicazioni dell’intelligenza artificiale al fine di elaborare migliori immagini in corso di colonscopia.

 

Software

L’utilizzo del software dedicato richiede alle strutture ospedaliere investimenti economici molto alti, si legge in un comunicato, nell’ordine dei 19 dollari per paziente. Lo studio ha calcolato che gli investimenti nella colonscopia potenziata dai software vengono ammortizzati nell’arco di 30 anni, ma generano anche un risparmio se paragonati alle spese per i pazienti con tumore del colon. Migliora il tasso di identificazione delle lesioni del colon del 44 per cento, riducendo il rischio di incorrere in errori diagnostici. L’esecuzione di colonscopie di screening con l’ausilio dell’IA ha comportato una riduzione dell’incidenza dei tumori del colon dell’8,4 e un risparmio economico di 57 dollari per persona per minori terapie, in linea con le esigenze di sostenibilità del sistema sanitario. L’intelligenza artificiale affianca dunque efficacemente il lavoro dell’operatore, che porta in dote esperienze e un bagaglio di conoscenze impareggiabile. La sinergia con il software aggiunge una marcia in più ai processi mentali mediante l’uso di un computer e programmi cuciti su misura per le procedure diagnostiche.

 

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