Con il sostegno di:

Calo della vista, gli alimenti ideali per gli occhi che invecchiano

Vitamine e Omega 3 aiutano a mantenere una buona efficienza visiva. Visite periodiche in oftalmologia

05/01/2023

Retinopatie, glaucoma, opacità del cristallino e presbiopia sono inconvenienti che progrediscono con il passare del tempo. Anche gli occhi invecchiano, il calo della vista arriva in fretta, ma c’è una dieta ideale per gli occhi che invecchiano, scopriamo allora gli alimenti che possono aiutare a preservare la vista, quantomeno a rallentare il declino.

 

Antiossidanti

Grossi vantaggi nella tutela della vista derivano da una dieta generosa in elementi antiossidanti, vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina E, e via dicendo. Parliamo di nutrienti che possono ridimensionare i fattori di rischio legati al passare degli anni, a partire dalla cataratta e dalla degenerazione maculare senile.

 

Luteina

“La retina – ha spiegato Matteo Piovella, presidente della Società italiana di oftalmologia (Soi) – si giova di sostanze come la luteina, molecole che il nostro organismo è incapace di produrre, ma che introduciamo con la dieta. Oltre allo yogurt, tra gli alimenti che contengono luteina (sostanza del gruppo delle xantofille, pigmenti naturali liposolubili) possiamo citare la frutta e gli ortaggi come spinaci, cavoli, broccoli e uova. La curcumina si trova nel curry e nello zafferano”.

 

Radicali liberi

Gli agrumi aiutano a combattere i radicali liberi e, specifica Piovella, citando uno studio recente, si evidenzia come la vitamina C contribuisca a mantenere efficienti le strutture del nervo ottico. Carote, zucca, patate dolci e meloni sono ricchi di beta-carotene. Peperoni gialli e arancioni, pesche sono ricchi di vitamina C e zeaxantina.

 

Aminoacidi essenziali

La soia, con i suoi derivati, è un formidabile antiossidante e contiene amminoacidi essenziali, fitoestrogeni, vitamina E che aiutano a mantenere gli occhi sani”. Anche gli Omega 3 contenuti nel pesce sono fondamentali, in particolare salmone, tonno, trota selvatica e sardine contengono grandi quantità di acido docosaesaenoico (acido grasso semiessenziale della serie omega). E ancora le sostanze contenute nel tè verde, nel tè nero e di Colong, sono altre utili risorse”.

 

Controlli optometrici

Dagli esperti di oftalmologia arriva anche il calendario ideale delle visite oculistiche, che permette di salvaguardia della vista. La prima visita va effettuata alla nascita, poi entro i tre anni di età e periodicamente durante gli anni della scuola, anche per gestire l’eventuale insorgenza della miopia. Con la vita adulta e la maturità, quando si prende via via più confidenza con occhiali da vista, diottrie, lenti progressive e lenti a contatto, gli appuntamenti con l’ottico optometrista, e poi tassativamente dal medico specialista in clinica oculistica e oftalmologia, diventano più frequenti. Dai 40 ai 60 anni la Soi raccomanda una visita medica di controllo ogni due anni, e dopo i 60 anche una volta l’anno”.

 

Leggi anche: occhio secco e collirio, la profilassi