Psoriasi a placche: terapia Bms efficace e sicura nel tempo
Studi confermano tasso di risposta clinica costante a 4 anni nel trattamento con deucravacitinib
La psoriasi è una malattia della pelle che trascende l’epidermide, nel senso che è pure una dimensione esistenziale che scatena emozioni dirompenti. Questa affezione sistemica cronica, immuno-mediata, colpisce milioni di persone in tutto il mondo, lasciando un’impronta indelebile sul vissuto, un problema globale che scavalca i confini geografici. Ecco perché ogni volta che una novità riguardante la psoriasi viene alla ribalta, come ora l’annuncio di uno studio che conferma l’efficacia della terapia orale con deucravacitinib a 4 anni nella psoriasi a placche, la notizia suscita immediato interesse e curiosità. In Europa si parla di circa 14 milioni di persone che convivono con questa malattia.
Le espressioni
La forma più comune è la psoriasi a placche, caratterizzata da lesioni distinte ovali o rotonde sulla pelle, spesso ricoperte da squame biancastre pruriginose. Fino al 90% dei pazienti presenta questa variante. Ma la psoriasi non si ferma alla pelle. È una malattia che coinvolge tutto il corpo, con conseguenze che vanno ben oltre l’aspetto esteriore. L’artrite psoriasica, le malattie cardiovascolari, la sindrome metabolica, l’obesità, il diabete e le malattie infiammatorie intestinali sono solo alcune delle comorbidità associate talvolta alla psoriasi.
Insoddisfazione
Nonostante siano disponibili terapie sistemiche efficaci, molti pazienti con psoriasi da moderata a grave sono trascurati o, anche quando vengono trattati in modo adeguato, si dichiarano insoddisfatti delle soluzioni che sono state loro prospettate nel corso degli anni. Ora la psoriasi a placche dovrà fare i conti con una terapia pratica e facile da seguire, in termini di aderenza. La notizia riguarda l’esito degli studi sul deucravacitinib di Bms, che si prende per bocca. L’annuncio è contenuto in una nota di Bristol Myers Squibb, diffusa in concomitanza con l’European Academy of Dermatology and Venereology (EADV).
Cambio di passo
Dopo quattro anni di trattamento in continuo, i risultati sono arrivati: le risposte Pasi sono state del 71,7% e 47,5%. Sono questi i punteggi che misurano l’estensione della pelle libera dalle placche, come una pagella di scuola, una promozione a pieni voti. Ma non finisce qui. Deucravacitinib si rivela anche amico della sicurezza, conferma la massima affidabilità al controllo coerente a quattro anni. Quindi niente sorprese spiacevoli, solo una pelle più liscia e una vita serena.
Questo deciso passo avanti nel trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave è stato documentato nel corso dello studio clinico presentato da April Armstrong, direttrice della cattedra di dermatologia dell’Università della California, Los Angeles. La professoressa ha scritto che “i risultati a quattro anni confermano il profilo di sicurezza, l’efficacia e il ruolo fondamentale della somministrazione, una volta al giorno, di deucravacitinib, il primo e unico inibitore del Tyk2 disponibile per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave”.
Superati gli ostacoli
La malattia, in dermatologia, non è solo una questione di pelle. È un percorso a ostacoli che mette alla prova la capacità di sopportazione di fronte alle frustrazioni. Le persone con psoriasi a placche rischiano di sviluppare ansia e ripiegamento interiore, devono affrontare sfide quotidiane, cercando di bilanciare la gestione della malattia, gli effetti indesiderati, con la vita di tutti i giorni. Dietro i racconti dei pazienti si possono cogliere storie di coraggio, perseveranza e speranza, fino al giorno in cui il medico specialista trova la terapia adatta alle esigenze del singolo paziente.
Segni e sintomi
La psoriasi a placche, o psoriasi volgare, è la forma più comune di psoriasi. Ecco come si presenta e quali sono i sintomi:
- Le lesioni cutanee sono costituite da placche rosse e ispessite, in rilievo.
- Le placche sono coperte da desquamazioni bianco-argentate che si staccano con regolarità. Possono variare in dimensioni e spessore.
- Le placche possono associarsi a prurito e bruciore. Se irritate, possono arrivare al sanguinamento.
- Le lesioni possono presentarsi in ogni parte del corpo, ma compaiono principalmente sulle superfici estensorie (gomiti e ginocchia) e nella regione lombosacrale, sul cuoio capelluto, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi.
- Spesso c’è anche interessamento delle unghie, che presentano anomalie e danneggiamenti.
La psoriasi a placche tende a ripresentarsi nel tempo se viene sospesa la terapia, ed è necessario monitorarla per scongiurare possibili peggioramenti o l’evoluzione verso quadri clinici più gravi. Ricorda sempre di consultare un medico per una valutazione accurata e per definire la terapia più adatta, valutando caso per caso.