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I (buoni) segreti della melagrana

Nell’antichità si considerava un frutto magico. Eccellenti proprietà nutrizionali

19/12/2021 - di Gloria Ciabattoni

È un concentrato di gusto, sapore e benessere: è la melagrana (il frutto del melograno), le cui proprietà sono conosciute fin dall’antichità. Ha indubbie doti terapeutiche – che la medicina contemporanea avvalla – e un’aura di magia che la rende ancora più preziosa. Deve il nome scientifico, Punica granatum, al latino punicus che le diede Plinio, e già in tempi remoti era simbolo di abbondanza, fertilità, fortuna, tanto che spesso era rappresentata fra le mani di una dea o della Madonna.

A questo proposito, è interessante l’interpretazione data qualche anno fa da alcuni studiosi, secondo la quale la Madonna della Melagrana del Botticelli (datata 1487 e conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze), con il Bambino in braccio, che stringe in mano il frutto, conterrebbe un «segreto»: la melagrana conterrebbe una rappresentazione simbolica dell’anatomia del cuore, con tanto di atri e ventricoli. E non ci sarebbe da stupirsene, perché oggi sono ben riconosciute le proprietà di questo frutto come ausilio nella prevenzione delle malattie cardiache.

Ricco di antiossidanti e vitamine, è un prezioso anticoaugulante in grado di ostacolare quei depositi di grasso che possono ostruire le arterie coronarie e causare l’arteriosclerosi, spesso alla base di patologie cardiache come l’infarto. Alleata della salute, la melagrana lo è anche della bellezza, infatti i suoi poteri antiossidanti aiutano a combattere i radicali liberi quindi a contrastare l’invecchiamento cellulare.

Il suo punto forte è la vitamina C: 250 ml. di succo di melagrana al giorno apportano il frabbisogno di un uomo adulto. Poi contiene vitamine (K, A, E, acido folico e del gruppo B), proteine, fenoli naturali, carboidrati, potassio, ferro, fosforo, tutte sostanze antitumorali. In particolare la melagrana contiene tre polifenoli, luteolina, acido ellagico e acido punicico, che secondo molti studi medici possono prevenire le metastasi quindi contrastare l’insorgere di tumori, in particolare di quello alla prostata, ma anche di quelli ai polmoni e al seno. Anche le donne in gravidanza possono trarre beneficio da questo frutto, il cui succo protegge il feto da molte patologie anche gravi come la spina bifida.

Controindicazioni? Essendo un frutto acido bisogna fare attenzione se si soffre di acidità gastrica o problemi di reflusso, poi dato il contenuto di zucchero, se si è diabetici è bene consultare il medico, idem se si assumono anticoaugulanti perché la melagrana è un fluidificante del sangue. Per il resto essendo poco calorica (80 calorie per 100 gr.) ben si presta per uno spuntino rompi-digiuno o per la colazione: se i semi danno fastidio, si può centrifugare o spremere come fosse un’arancia (consigliabile per praticità uno spremiagrumi elettrico).

Se i semi non sono un problema, possono diventare ingredienti molto buoni per le insalate amiche della salute, della linea e del gusto, composte da soncino, gherigli di noci, mele verdi, e condite con olio evo, che piaceranno anche ai vegetariani e ai vegani.