Secondo uno studio la carenza di sonno nei bambini può riflettersi in una minore efficienza della capacità di lettura
Dormire bene per leggere meglio. Una ricerca pubblicata sulla rivista British Journal of Educational Psychology suggerisce che i disturbi del sonno possono influenzare in modo negativo la capacità di lettura nei più piccoli. La scarsa qualità del sonno è una condizione molto comune tra giovani e giovanissimi: indagini precedenti attestano che il problema riguardi il 35-40% dei bambini, con ripercussioni sullo sviluppo del linguaggio e su quello cognitivo, nonché di riflesso sul rendimento scolastico.
La nuova ricerca, a cura di un team di psicologi della Coventry University, ha coinvolto un campione trasversale di 339 bambini, di età compresa tra i quattro e i quattordici anni. Ai genitori è stato chiesto di completare dei questionari sulla qualità del sonno dei loro figli, mentre i bambini sono stati sottoposti al cosiddetto Test Of Word Reading Efficiency, una serie di prove per misurare l’efficienza nella lettura di parole, pseudoparole e non parole.
Incrociando i risultati dei test con le informazioni fornite dai genitori, gli studiosi hanno scoperto che i bambini che dormivano male erano gli stessi che incontravano più difficoltà negli esercizi di lettura. I disturbi relativi al sonno includevano respirazione irregolare durante la notte, sonnolenza diurna e latenza dell’addormentamento più breve (che è di norma associata a una maggiore stanchezza).
Come fare per aiutare i bambini, dunque? Lo spiegano i ricercatori: “Essere un buon lettore è un importante fattore predittivo del successo scolastico e dell’ottenimento di migliori risultati nella vita, quindi raccomandiamo di controllare le capacità di lettura nei bambini con disturbi del sonno e [viceversa] di verificare la presenza di problemi del sonno nei bambini con difficoltà di lettura “, si legge nelle note conclusive dello studio. “Lo screening e il trattamento delle difficoltà del sonno […] in giovane età potrebbero aiutare a migliorare la vita di tutti i bambini”.