Martedì 30 Aprile 2024

Scontri alla Sapienza, iniziato uno sciopero della fame. Sit in al tribunale di Roma per i due studenti arrestati: “Clima di repressione”

Manifestanti dei collettivi si sono incatenati davanti al Rettorato. Oggi c’è l’udienza per direttissima del 29enne e della 27enne fermati per resistenza e lesioni. Lezioni per 27 rappresentanti delle forze dell’ordine

Roma, 17 aprile 2024 –Sono 27 i rappresentanti delle forze dell'ordine che hanno riportato lesioni nel corso degli scontri avvenuti ieri nel pomeriggio nella zona della Sapienza. Sono rimasti feriti 16 agenti del Reparto Mobile di Roma – due dei quali con prognosi superiore ai 20 giorni – 9 dipendenti della Questura di Roma e 2 carabinieri.

“Tra i partecipanti al corteo – si legge in una nota della Questura – è stata documentata la presenza di alcuni appartenenti al mondo anarchico, estranei ai contesti universitari e di un cittadino palestinese, componente dell'Udap (Unione Democratica Arabo Palestinese ), già noto alle forze di polizia”.

Sciopero della fame

Dopo gli scontri alla Sapienza, proseguono le iniziative degli studenti pro-Palestina. All’interno dell’università alcuni manifestanti dei collettivi si sono incatenati e hanno iniziato uno sciopero della fame, mentre stamattina è stato organizzato un sit in con alcune decine di studenti davanti al tribunale di Roma, in piazzale Clodio, per manifestare solidarietà ai due ragazzi arrestati ieri nel corso delle proteste nell’università e nel quartiere di San Lorenzo. Per i fermati, un 29enne e una ragazza di 27 anni, è in programma l'udienza per direttissima. Nei loro confronti la Procura contesta i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

"Solidarietà ai nostri amici”

"Riteniamo questi arresti una iniziativa gravissima e siamo qui per ribadire solidarietà ai nostri amici - afferma un portavoce di Potere al Popolo - perché quanto avvenuto ieri è inaccettabile. Ieri chiedevamo lo stop immediato degli accordi Italia-Israele ma nessuna risposta è arrivata dall'università. Gli scontri sono stati violenti ed immotivati, noi ci stavamo muovendo in maniera pacifica ma oramai in questo paese c'è un clima di repressione”.

Gli scontri

Ieri pomeriggio un gruppo di circa 300 manifestanti ha tentato di fare irruzione nel Rettorato dell'Università La Sapienza dove era in corso il Senato accademico e sono stati respinti dagli agenti impegnati in servizio di ordine pubblico. I manifestanti si sono quindi mossi in corteo all'interno dell'università e successivamente hanno tentato anche di fare irruzione nel commissariato. In quel frangente è stato ferito il dirigente del commissariato San Lorenzo, lesioni per cui è stata accusata la 27enne che è stata poi fermata.

Incatenati davanti al rettorato

Si sono incatenati e sono in sciopero della fame da oggi le ragazze e i ragazzi dei collettivi che da tre giorni sono in presidio con le tende all'interno dell'Università La Sapienza. “Il nostro Paese non è ancora disposto ad adoperarsi per costruire le condizioni per la pace, ma non c'è più tempo - si legge in un appello scritto dagli studenti - Siamo incatenati e in sciopero della fame davanti al rettorato della Sapienza perché è dal cuore della più grande università d'Europa che ottenere un passo indietro da chi è complice di un genocidio, può produrre un importante cambiamento”.

“Sciopero della fame finché la rettrice non ci ascolta”

"Saremo in sciopero della fame fino a quando la rettrice Antonella Polimeni non ascolterà le nostre richieste”. A dirlo all'agenzia Ansa è Francesca di Cambiare Rotta. La studentessa è incatenata davanti al rettorato della Sapienza insieme a Leonardo della stessa organizzazione. “Continuiamo a chiedere lo stop agli accordi. E forse a questo punto la mossa giusta sarebbe anche dimettersi - aggiunge - i docenti ieri hanno presentato delle criticità e non ha dato ascolto a quello che è stato detto”. Per Francesca si tratta di un “problema di democrazia interna. “Per noi appare logico che lei si dimetta perché non rappresenta le volontà della comunità studentesca”, conclude.

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