Roma, 6 marzo 2023 - Disagi in vista per studenti e famiglie delle scuole romane. Una giornata di sciopero venerdì 24 marzo prossimo con il conseguente blocco di tutte le mense scolastiche del Comune di Roma: nidi capitolini, le sezioni ponte, le scuole dell’infanzia comunali e statali, primarie e secondarie di primo grado.La mobilitazione proclamata dai sindacati Clas, Ugl, Confsal, Confintesa e Cub coinvolge i circa 4.500 addetti ai servizi mensa scolastica di Roma Capitale.
Sciopero mercoledì 8 marzo a Roma: trasporti a rischio per 24 ore
Da mesi i rappresentanti dei lavoratori denunciano le difficili condizioni in cui si trovano ad operare migliaia di addetti del settore mense scolastiche, con criticità strutturali dei locali adibiti a mensa, carenza e inefficienza degli ambienti, delle attrezzature di lavoro necessarie per garantire il rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro. Incongruità nei carichi di lavoro, mancato rispetto delle professionalità e dei livelli di inquadramento individuale. Infine, i sindacati sottolineano criticità rispetto all’organico minimo di personale in base al numero dei pasti da erogare e distribuire.
“Dallo scorso mese di settembre abbiamo evidenziato questa situazione - afferma il presidente nazionale di Sindacato Clas, Davide Favero – ma non siamo stati ascoltati dalle istituzioni capitoline. Abbiamo quindi avviato le procedure previste, per evitare disagi ai bambini e alle famiglie, proclamando lo stato di agitazione delle maestranze lo scorso mese di novembre e tenendo tre incontri a dicembre presso la Prefettura di Roma, in ordine alla procedura di raffreddamento e conciliazione, come previsto dalla apposita legge, conclusasi di fatto il 1° febbraio con esito negativo. Inoltre, abbiamo inutilmente chiesto un incontro al sindaco di Roma, e non essendo venute meno le motivazioni che hanno determinato l’apertura della procedura nei confronti delle aziende e degli enti che gestiscono il servizio mense, non ci resta che proclamare una giornata di sciopero per l’intero turno di lavoro di tutte le maestranze”, conclude Favero.