Giovedì 25 Aprile 2024

Pedopornografia, arrestato a Roma 'uomo ombra' del darkweb: ricercato da 10 anni

Inseguito dagli investigatori di tutto il mondo. Produttore, distributore, abusante e adescatore di minori online usava "Shadow" come pseudonimo

Arrestato a Roma "Shadow", ricercato nel mondo da dieci anni per pedofilia sul web

Arrestato a Roma "Shadow", ricercato nel mondo da dieci anni per pedofilia sul web

Roma, 24 maggio 2023 - Arrestato a Roma "shadow", uomo "ombra" della pedopornografia online. Era ricercato da oltre 10 anni dagli investigatori di tutto il mondo, produttore, distributore, abusante e adescatore di minori di 10 anni identificato e arrestato dalla Polizia postale e delle comunicazioni. L'uomo, un 50enne per anni attivo nel darkweb, nella comunità virtuale pedofila 'The Love Zon' (TLZ), ormai chiusa, si era distinto per il consistente contributo apportato, in termini di materiale pedopornografico, anche autoprodotto, messo a disposizione degli altri utenti: a suo carico la Polizia ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della procura di Roma.

“Shadow”, (ombra) lo pseudonimo usato sul web

L'operazione nasce da complesse e lunghe indagini svolte sotto copertura sul darkweb dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online (Cncpo) in collaborazione con Europol e la polizia britannica. L'uomo, conosciuto con lo pseudonimo di "Shadow" (ombra, in italiano), era sfuggito in diverse occasioni agli arresti di altri membri del suo gruppo e da oltre un anno si era 'ritirato' dalla rete. Decisive, ai fini dell'identificazione, le nuove informazioni ricevute proprio dalla Gran Bretagna e da Europol: alle attivita' esecutive hanno partecipato un analista e un esperto specializzato in 'darkWeb live forensic'.

Le accuse

Il 50enne è gravemente indiziato per i reati di violenza sessuale aggravata; associazione per delinquere finalizzata alla diffusione di pratiche di pedofilia, alla condivisione di notizie utili all'adescamento di minori e allo scambio; detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, nonché di consigli utili per avviare attività illecite e diffusione di materiale raffigurante abusi sessuali su minori, anche inedito e autoprodotto.

Pedofilia virtuale

Secondo gli elementi raccolti, l'indagato, per anni, ha partecipato attivamente alla comunità pedofila virtuale TLZ, organizzazione a carattere transnazionale di cui facevano parte numerosi utenti, volta a divulgare e scambiare grandi quantità di materiale pedopornografico restando nell'anonimato ed eludendo i controlli delle forze di polizia. La community era ben strutturata, prevedeva una precisa gerarchia e ruoli ben determinati per ogni partecipante, con una sezione ad hoc dedicata ai produttori di contenuti multimediali realizzati mediante lo sfruttamento di minori.

Migliaia di file di abusi

'Shadow' si sarebbe distinto per aver implementato questo archivio con migliaia di file video e immagini con cui aveva documentato gli abusi commessi, spingendosi sempre oltre nelle violenze perpetrate, destinate senz'altro a protrarsi senza l'intervento della Polizia postale. "L'utente - sottolineano proprio gli operatori della Polizia postale - rappresenta un 'high value target' internazionale nell'ambito delle indagini delle polizie di tutto il mondo impegnate in attività sotto copertura online nel contrasto alla pornografia minorile all'interno delle citate comunità pedofile virtuali"