Venerdì 26 Luglio 2024

Ultima Generazione, blitz al ministero della Giustizia: vernice nera sulle colonne

Sei attivisti sono stati fermati e la loro posizione è al vaglio della polizia. “Gesto di disobbedienza civile per la giustizia climatica”

Blitz di Ultima Generazione all'esterno del ministero della Giustizia: spruzzata vernice nera

Blitz di Ultima Generazione all'esterno del ministero della Giustizia: spruzzata vernice nera

Roma, 20 maggio 2024 – Nuovo blitz oggi a Roma degli ambientalisti di Ultima Generazione. Sei attivisti questa mattina intorno alle 10 hanno imbrattato con vernice nera spruzzata con un estintore le colonne all'esterno del ministero della Giustizia in via Arenula. Sul posto gli agenti del Reparto Mobile, del commissariato Trevi, la Digos e la polizia scientifica. I sei sono stati fermati e portati in commissariato, la loro posizione è al vaglio.

Il comunicato di Ultima Generazione

Stamattina alle 10, quattordici persone aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione, hanno preso parte "a una azione di disobbedienza civile nonviolenta davanti al ministero della Giustizia". Due persone hanno spruzzato carbone vegetale nero con un estintore contro la parete del ministero della Giustizia mentre altre hanno appeso manifesti. "Con l'azione di disobbedienza civile di oggi - dichiara Tommaso, 30 anni, operaio agricolo - tendiamo giustizia climatica e sociale. Pretendiamo che il ministro Nordio faccia rispettare l'articolo 9 della Costituzione che cita 'La Repubblica [... ] tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni'".

L’annuncio per l’1 ottobre in piazza del Popolo

Con il banner drop di oggi, Ultima Generazione annuncia ufficialmente la data del primo ottobre in piazza del Popolo. "Abbiamo bisogno di un piano di adattamento che sia in linea con la reale emergenza che sta affrontando il nostro paese - si legge nella nota - La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l'eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (Sad), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari".

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