Giovedì 25 Aprile 2024

Inversione a U con il Suv sull'A1, bloccato dalla Polstrada: il video choc

A bordo un automobilista straniero, che si è giustificato dando la colpa al navigatore: "Mi ha dato indicazioni di effettuare quanto prima l'inversione di marcia"

Roma, 29 agosto 2022 – Una pericolosa “inversione a U” in autostrada: un Suv con targa straniera cambia senso di marcia sull’A1, mettendo a rischio i tir e le numerose auto in transito. I mezzi sono stati costretti a frenare all’improvviso, con il pericolo di entrare in collisione tra loro con un tragico effetto domino.

Un fermo immagine del video della Polstrada
Un fermo immagine del video della Polstrada

È accaduto ad uno dei trafficatissimi snodi romani, nella zona tra Fiano e Viterbo. Ripreso dalle telecamere di sorveglianza, il Suv è stato immediatamente bloccato prima che riuscisse ad arrivare al casello della Capitale. Alla guida c’era un uomo straniero, che ha azzardato la manovra dopo essersi accorto di aver sbagliato direzione. Ad intercettarlo sono stati gli equipaggi della Polizia Stradale dislocate verso gli snodi strategici, intervenuti con più pattuglie su segnalazione della centrale operativa di Fiano Romano.

L’automobilista: “Tutta colpa del navigatore”

L'allarme è stato diramato agli a genti della Sottosezione di Roma Nord e della Sezione di Viterbo, che sono riuscite a bloccare il Suv in direzione della Capitale. I poliziotti e gli operatori di Società Autostrade per l'Italia stavano osservando le immagini provenienti dalle telecamere di tratta, quando a un certo punto è apparso sul monitor un Suv bianco che stava invertendo la marcia.

Il conducente si è giustificato affermando che, dopo aver sbagliato direzione, il navigatore di bordo gli ha dato indicazioni di effettuare quanto prima l'inversione di marcia, cosa che lui puntualmente ha fatto. Il conducente è stato sanzionato dalla Polstrada con il ritiro della patente e una multa fino a 8mila euro, nonché con il fermo del mezzo per tre mesi.

Due dossier per la Procura

I poliziotti stanno preparando due dossier: uno per la Procura di Rieti che evidenzia i profili penali della condotta, l'altro per le autorità del suo Paese, affinché la patente non gli venga più rilasciata. "Di fronte a quelle immagini non ci sono parole per esprimere lo sdegno di quanti, a causa di condotte così assurde, stanno ancora piangendo la perdita di una persona cara", spiega Paolo Maria Pomponio, direttore del Servizio Polizia Stradale presso la Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato.

"Ho assicurato all'Inviato Speciale Onu per la sicurezza stradale Jean Todt, nel corso di un recente incontro – continua – che la Polizia di Stato farà di tutto per divulgare il valore universale della sicurezza stradale. Anche togliendo la possibilità di guidare a quelli che, con le loro condotte scellerate, continuano a mettere a serio rischio la vita di ignari automobilisti. Perché guidare non è uno scherzo, ma una cosa molto seria".