Mercoledì 24 Aprile 2024

Studenti manganellati a Pisa, frase choc di Romano La Russa: “La sinistra usa i ragazzi come Hamas usa donne e bambini”

L’assessore alla sicurezza di Regione Lombardia è stato contestatissimo. Majorino: “È un ex picchiatore sanbabilino, chieda scusa ai ragazzi e alle famiglie”

Romano La Russa, fratello di Ignazio (presidente del Senato della Repubblica), è l'assessore alla sicurezza e alla protezione civile della Regione Lombardia

Romano La Russa, fratello di Ignazio (presidente del Senato della Repubblica), è l'assessore alla sicurezza e alla protezione civile della Regione Lombardia

“Gli studenti minorenni che manifestano sono normalmente le avanguardie di quelli che facevano come i vostri nonni con le spranghe in mano. Così come Hamas mette donne e bambini davanti agli spari degli israeliani dicendo poi che hanno ucciso donne e bambini, lo stesso fate e avete sempre fatto voi”. Sono queste le durissime parole che ha rivolto ai consiglieri regionali di sinistra Romano La Russa, assessore alla sicurezza e alla protezione civile della Regione Lombardia, nonché fratello del presidente del Senato Ignazio La Russa.

Il riferimento è alle violente cariche di polizia avvenute a Pisa contro due cortei di studenti, in gran parte minorenni, che manifestavano in favore della Palestina. Durante gli scontri sono rimaste ferite 18 persone e l’episodio ha scatenato dure reazioni da parte della politica su cui si è espresso persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definendo le manganellate sui ragazzi “un fallimento”.

Il paragone che l’assessore La Russa ha fatto sull’uso strumentale dei cortei giovanili ha suscitato forti reazioni politiche. Il capogruppo del Partito democratico Pierfrancesco Majorino ha definito La Russa un “ex picchiatore sanbabilino” e ha dichiarato: “Si scusi con le ragazze e i ragazzi manganellati a Pisa e con le loro famiglie. E rammenti le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.

Martedì 12 marzo il Consiglio regionale della Lombardia, in cui i partiti di centrodestra hanno la maggioranza, ha approvato una mozione che esprime “sostegno alle forze dell’ordine e alla libertà di manifestare in modo civile”. La mozione è stata presentata dal leghista Davide Caparini, che ha accusato i manifestanti di voler impedire la presentazione del libro dell’eurodeputata leghista Silvia Sardone dal titolo “Mai sottomessi. Cronache di un’Europa islamizzata”.

Nella seduta odierna Caparini stava affermando che “la sinistra è sempre stata dalla parte sbagliata non c’è stato alcun tipo di solidarietà in merito all’aggressione violenta dei centri sociali alla polizia e i pacifici manifestanti di via Padova, ma anche alla Sardone che presentava il libro”. A questo punto è intervenuto La Russa con le sue dichiarazioni. La replica immediata è arrivata dalla consigliera del Pd Carmela Rozza: “Non voglio tornare a cinquant’anni fa quando eri il picchiatore di San Babila. La Resistenza l’hanno fatta i partigiani sulle montagne e voi non c’eravate”.