Domenica 6 Ottobre 2024
GIOVANNI ROSSI
Politica

Polemiche sulla natalità. Il monito di Francesco:: "Contraccettivi come armi. Impediscono la vita"

Il Papa interviene agli Stati generali: servono politiche più coraggiose per il futuro "L’Italia perde speranza. Le donne non siano costrette a scegliere tra figli e lavoro".

Polemiche sulla natalità. Il monito di Francesco:: "Contraccettivi come armi. Impediscono la vita"

Polemiche sulla natalità. Il monito di Francesco:: "Contraccettivi come armi. Impediscono la vita"

"Promuovere la natalità con realismo, lungimiranza e coraggio". Adottando una concreta agenda sociale platealmente "controcorrente". Papa Francesco fa sentire la sua voce agli Stati generali della natalità, disertati dal governo dopo la contestazione – il giorno precedente – della ministra della Famiglia Eugenia Roccella. Gigi De Palo, regista degli Stati generali, ringrazia Francesco e per il resto polemizza: "Ci siamo sentiti abbandonati dalle istituzioni che non si sono degnate di una parola di solidarietà nei confronti di questo evento. Come se ci fossero persone di serie A e di serie B, come se togliere la parola a un ministro fosse più grave di toglierla a una mamma all’ottavo mese di gravidanza".

All’Auditorium Conciliazione il Pontefice affronta il tema al quale esecutivi e parlamenti non trovano risposte: la bassa natalità che inchioda Italia ("età media 47 anni") ed Europa a un futuro nebuloso. Le cause? Tante. E dal suo punto di osservazione il Papa prova a sviscerarle: contraccezione, consumismo, egoismo, persino le forme di affettività contemporanea come le abitazioni piene di cose, di cani e di gatti: "Quelli non mancano mai", osserva, mentre "mancano i figli", sottolinea con amarezza. Accusa: "Uno studioso della demografia mi ha detto che in questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica delle armi e i contraccettivi. Uno distrugge la vita e l’altro impedisce la vita". Attacca le "tesi ormai datate" del sovrappopolamento del pianeta: "Alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo – dichiara – non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società. Il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato, fino a intrecciare malsane interdipendenze tra sistemi sociali, economici e politici". Insiste: "Il nostro ‘esserci’ non è frutto del caso: Dio ci ha voluti, ha un progetto grande e unico su ciascuno di noi, nessuno escluso". Invita a coltivare il futuro: "Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani, un Paese perde il suo desiderio di futuro".

E qui il Pontefice allarga la prospettiva: "Il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita". Chiede lungimiranza: "A livello istituzionale - protesta – urgono politiche efficaci, scelte coraggiose, concrete e di lungo termine in favore della famiglia". Le priorità sono evidenti: "Porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dall’impossibilità di acquistare una casa". L’appello finale è ai giovani: "So che per molti di voi il futuro può apparire inquietante, ma non arrendetevi: il domani lo costruiamo insieme".

E, per contrasto, a nessuno sfugge l’assenza del governo in sala. Giorgia Meloni, furiosa con gli organizzatori per il caso Roccella, non bissa la presenza del 2023 a fianco del Pontefice. A venti giorni dal voto europeo, è una decisione che fa rumore. Anche perché coincide con la scadenza delle deleghe sul Family Act 2022, "che aveva l’obiettivo di sostenere concretamente le famiglie e incentivare la natalità", rimarca il Pd evidenziando la scelta di rottura.