Sabato 27 Luglio 2024
GIOVANNI ROSSI
Politica

Orlando (Pd): "Siamo con Mattarella. Il dissenso va tutelato"

Il deputato Pd Andrea Orlando difende il presidente Mattarella per la sua critica alla polizia. Critiche anche al governo per mancanza di cultura istituzionale e repressione delle proteste.

Orlando (Pd): "Siamo con Mattarella. Il dissenso va tutelato"

Orlando (Pd): "Siamo con Mattarella. Il dissenso va tutelato"

"Il presidente della Repubblica non sarà lasciato solo. Partiti, cittadini e società civile debbono schierarsi a tutela del suo ruolo istituzionale di garante della democrazia". Andrea Orlando, deputato Pd e già ministro dell’Ambiente, della Giustizia e del Lavoro nei governi Letta. Renzi-Gentiloni e Draghi, difende il Capo dello Stato: "Ha fatto benissimo a intervenire dopo gli eccessi della polizia a Firenze e Pisa contro manifestanti giovanissimi e non pericolosi".

Palazzo Chigi non sembra aver gradito.

"Errore doppio. La presidenza del Consiglio non solo sembra ignorare l’allarme del Capo dello Stato, ma scavalca pure il Viminale non appena il ministro Piantedosi, toccato dalla nota del Quirinale, approva un riesame dei fatti con il Dipartimento di pubblica sicurezza. Questo governo teme anche il Var".

Così saltano tutti i ruoli?

"Un problema, non il solo".

Cosa la preoccupa?

"Le parole di Meloni e Salvini aprioristicamente pro-polizia (che come ogni corpo dello Stato può commettere errori) non solo rafforzano l’idea che il governo non ami chi manifesta o dissente, ma denotano un’assenza di cultura istituzionale".

Spieghi perché.

"La ricchezza e il pluralismo della democrazia italiana si sono sempre nutriti di larghe manifestazioni popolari. Dalle lotte operaie alle mobilitazioni antiterrorismo, ai cortei antimafia, se si eccettua la parentesi dolorosa del G8 di Genova, qualsiasi governo, almeno dagli anni ’70, ha complessivamente tutelato la possibilità di manifestare, anche aspramente, attivando la forza solo in casi estremi. Ora c’è un altro clima".

E se fosse solo responsabilità di dirigenti troppo zelanti?

"Chissà. Di certo dirigenti e funzionari dello Stato avvertono gli umori del tempo. Dai proclami sui migranti al decreto sui rave, dalla proposta di cancellare il reato di tortura a quella di introdurre il reato di rivolta passiva nelle carceri, alle troppe manganellate distribuite, il sentiero è preoccupante e a senso unico".

Cosa vuol dire?

"Si colpiscono solo i presunti nemici della Nazione, cioè studenti, manifestanti pro Palestina, collettivi, ambientalisti. Non si possono far passare i ragazzi di Ultima generazione come terroristi di al Qaeda e poi tollerare i saluti romani di Acca Larentia. Anche noi del Pd però non abbiamo reagito sufficientemente alla criminalizzazione del movimento pro Palestina".

È un’autocritica?

"Chi manifesta per il cessate il fuoco a Gaza merita ogni tutela e supporto. E il diritto alla piazza non può essere compresso dalla presenza di eventuali minoranze pro Hamas".

Invece tra Palazzo Chigi e Quirinale è gelo.

"Segnale pessimo. Meloni e alleati invertano la marcia. La differenza è chiara: noi siamo perché tutti possano esprimere il loro dissenso, anche i trattori o, in passato, i No vax. Io, come ministro, chiesi chiarimenti per gli eccessi di Trieste. Questo governo cerca solo lo scontro. Invece dovrebbe ascoltare Mattarella".