Domenica 6 Ottobre 2024
ELENA G. POLIDORI
Politica

La politica si divide: "Inneggiò alla violenza". Rimpianto da certa sinistra

Il senatore Casini: "La sua storia in Parlamento non fu una bella pagina". FdI: sfruttò l’aiuto di Pannella e della Francia. Il no global Casarini: un profeta.

La politica si divide: "Inneggiò alla violenza". Rimpianto da certa sinistra

La politica si divide: "Inneggiò alla violenza". Rimpianto da certa sinistra

Per molti era il "cattivo maestro". Ma la complessità della sua figura – filosofo, saggista, accademico, politico con il Partito Radicale, fortemente critico sulla globalizzazione liberista e il moderno imperialismo –, anche dopo la sua scomparsa è stato oggetto di dibattito.

Per Mario Capanna fu, in realtà, solo "un Maestro con ben pochi seguaci", mentre Pier Ferdinando Casini definisce il periodo politico della storia di Negri con un netto "la sua storia in Parlamento non fu una bella pagina". Eppure, secondo il filosofo Massimo Cacciari, dovrebbero essere proprio i suoi nemici a ricordarne "il livello culturale": "Per me è una gran perdita. Negri rimane un grande studioso di filosofia e di filosofia del diritto, che ha scritto libri importantissimi".

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: "Un cattivo maestro perché, dopo il ‘68, il passaggio dal movimentismo giovanile alla pagina buia degli anni di piombo, con il terrorismo di destra e di sinistra, causò tante vittime innocenti e certamente Negri è stato un cattivo maestro, poi però bisogna valutare la sua vicenda in tutta la sua complessità". Il vice capogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi: "Un cattivo maestro in un’epoca drammatica. Un uomo intelligente che avrebbe potuto mettere al servizio della democrazia il suo antagonismo sociale e che alla fine ha sfruttato le opportunità che gli concessero Marco Pannella e la dottrina Mitterrand".

E a sinistra? Luca Casarini, ex no global, lo saluta con un "Ciao Toni, maestro, padre, profeta", mentre per Nicola Fratoianni (Avs) "c’è stata una generazione che ha letto il mondo con le categorie con cui l’ha raccontato Toni Negri, filosofo e comunista". L’ex deputato Verde Paolo Cento: "Altro che cattivo maestro, Negri è stato un sognatore il cui pensiero dovremmo far conoscere". Oreste Scalzone, che con Negri ha condiviso gli anni in Potere operaio: "Sono trascorsi decenni e un’impressionante attività di teorico e di pubblicista è stata portata avanti da Toni Negri sull’idea cardine del comunismo spinoziano delle moltitudini. Il che ha rimesso tutto in gioco, oggi è difficile poter cristallizzare un bilancio e un giudizio che si pretenda complessivo".