Lunedì 29 Aprile 2024

Cuperlo: "Anticorpi indeboliti. Il Pd li ricostruisca"

Il deputato dem: "Bisogna prevenire comportamenti al confine della legalità"

Onorevole Gianni Cuperlo, da dirigente che ha vissuto l’ultra trentennale percorso dal Pci al Pd, passando per il Pds e i Ds, ritiene che alla luce delle vicende di Bari e Torino esista un’irrisolta questione morale? "Credo esista un problema enorme che travalica i singoli episodi, su cui è sacrosanto fare luce: è la distruzione dei partiti, intesi come organismi radicati e dotati degli anticorpi utili a prevenire comportamenti al confine della legalità. Quando quei partiti sono privati di ogni finanziamento pubblico, quando la lotta per le preferenze nelle istituzioni diventa viatico di un potere da spendere e scambiare come rendita o promozione di ruolo personale, è inevitabile che anche un organismo sano venga contagiato. La magistratura faccia il suo lavoro. Al Partito democratico spetta ricostruire gli anticorpi che si sono via via indeboliti, talora sino a scomparire. Mi pare che le parole di Elly Schlein su questo siano state esplicite e nette".

Il deputato Pd Gianni Cuperlo, 62 anni
Il deputato Pd Gianni Cuperlo, 62 anni

E invece le azioni? Come affrontare una patologia che genera sfiducia e disaffezione?

"Per prima cosa riconoscendo che un problema esiste. Fenomeni di trasformismo hanno trovato spazio anche dentro di noi e sono gravemente inquinanti. Nell’idea del potere che da mezzo diviene fine si consumano i valori di una tradizione e si compromette la reputazione di una classe politica. Occorre poi confutare l’idea che la funzione del Pd possa esaurirsi nelle istituzioni.Merita chiedersi quanto questo regresso stia già producendo una selezione per censo alle cariche elettive dove servono le preferenze". Quanto è concreto il pericolo di frattura col Movimento 5 stelle?

"Se pensiamo che un’alternativa credibile nella proposta e competitiva nei numeri sia la sola via per battere la destra, lo spirito unitario ostinatamente coltivato dal Partito democratico deve trasformarsi da metodo in sostanza. Conte sembra invece rivolgere la partita contro il Pd nell’idea che qualunque alleanza debba condannarlo a un ruolo subalterno. Tradotto: “Mi alleo, ma se al timone sono io”. Così però tutto diventa più difficile. Le primarie annullate di Bari stanno lì a dimostrarlo, con l’uso di argomenti diretti a imputare al Pd tutto una connivenza con comportamenti sempre condannati e rivendicando alla propria parte un ruolo moralizzatore. Servirebbero maggiore umiltà e rispetto reciproci, nella consapevolezza che ieri come oggi l’avversario è a destra". Si può ancora ricomporre l’alleanza a Bari? "Vito Leccese ha ripetuto la sua e nostra volontà di trovare una soluzione per non consegnare il Comune a chi utilizza persino il Viminale come corpo contundente contro le forze che negli ultimi vent’anni hanno salvato e trasformato la città. Mi auguro che questo scatto d’orgoglio convinca anche Michele Laforgia e Giuseppe Conte a considerare la possibilità di non compromettere il tanto di buono che è stato realizzato. Non sono ottimista. Vedo gli errori e gli ostacoli di questa fase, ma penso che una via d’uscita esista sempre. Tutto sta a volerlo".