Lunedì 29 Aprile 2024

Bonino applaude. E anche l’ex oppositore. La Russa ora è con lui: "Ha i titoli per ambire"

Emma Bonino propone Mario Draghi per la presidenza del Consiglio europeo. L'idea trova consenso trasversale, ma il Pd resta in silenzio. M5s e Lega potrebbero opporsi, ma anche Viktor Orban mostra apprezzamento per Draghi.

La tifosa più fiammeggiante è Emma Bonino (nella foto), draghiana della primissima ora: candida direttamente l’ex premier alla presidenza del Consiglio europeo. I posti di comando presto vacanti ai quali potrebbe ambire in realtà sono due: presidente della Commissione o del Consiglio. Ma il calcolo delle alchimie politiche avvantaggia la seconda. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, tra i principali dirigenti dell’unico partito che si opponeva al governo Draghi in Italia, non sottilizza e non fa distinzioni: "Ha i titoli per ambire a ogni ruolo. Il ministro Francesco Lollobrigida cerca una strada goffa per giustificare il plauso degli ex oppositori: "Si è convinto che avevamo ragione noi". Sull’applauso dei centristi di ogni fazione non ci potevano essere dubbi: approvazione infervorata e trasversale. Da Carlo Calenda a Matteo Renzi a Maurizio Lupi. Spicca il silenzio dei vertici del Pd, probabilmente imbarazzati per la campagna elettorale del 2022 condotta verso l’abisso all’insegna dell’agenda Draghi. Suppliscono Irene Tinagli ("appello importante") e Piero Fassino: "L’Europa ha bisogno più che mai delle doti di Draghi". Ma che Elly Schlein taccia o strilli, sul posizionamento del Pd ove davvero emergesse una leadership europea di Draghi, non ci sono dubbi. A opporsi resterebbero certamente M5s e forse la Lega. Ma a sorpresa il principale leader sovranista europeo, Viktor Orban, fa capire che non si metterà di mezzo: "Draghi è una brava persona, a me piace".