Roma, 2 febbraio 2024 – Sono giorni in cui fervono cambiamenti nell’ormai ex Terzo Polo, migrazioni di parlamentari che lasciano – sembra senza rimpianto alcuno – i lidi renziani di Italia Viva per approdare tra le braccia sempre aperte di Carlo Calenda in Azione, tanto aperte da riuscire ad abbracciare anche due "scappati di casa" (copyright M5s) dalle fila grilline, come gli storici Massimo Castaldo e Federica Onori. Ma sono soprattutto gli scambi tra i due ex partiti che volevano rifondare insieme il centro a fare notizia. Pochi giorni fa la ex ministra Elena Bonetti è passata – con Ettore Rosato – da Renzi a Calenda e ieri si è lamentata degli strascichi polemici che la sua decisione avrebbe causato, soprattutto in ambito social. Le accuse sono gravi, si parla di ‘bullismo’ parlamentare.
"Eccoci ancora una volta – si lamenta Bonetti – il mio ingresso in Azione ha portato la solita valanga di insulti via WhatsApp e social, aizzati dal bullismo di parlamentari del mio ex partito. Ne sono rimasta colpita, ma è anche la conferma del perché sia sano e giusto starne lontani. La politica è tutt’altro, e non ha nulla a che fare con l’inciviltà. Avanti".
Frasi a cui ha dato una risposta velenosa la senatrice renziana Raffaella Paita: "Rassicuriamo Elena che nessuno in Italia Viva si preoccupa di lei", ha scritto su X la coordinatrice nazionale di Italia Viva. "Le auguriamo di ricevere da Azione le stesse opportunità che ha ricevuto da Iv e le auguriamo buona vita".
Che clima. Appena stemperato dal risalto – dato dallo stesso Calenda – all’ingresso di Onori e Castaldo ma anche lì salutato in modo non proprio urbano dai 5 stelle. "Buona fortuna a Carlo Calenda, il quale, dopo aver ripetuto all’infinito che il M5S è un branco di scappati di casa vanno cancellati dalla politica – si legge in una nota del partito – oggi accoglie fiero i due ex M5s Castaldo e Onori, sottolineandone i curricula di grandissima qualità. Ma si sa, con Calenda a scappare di casa è al solito la coerenza". E sì, la coerenza.
Ma Calenda ieri ha fatto spallucce davanti a questi attacchi, un po’ perché comunque le sue fila si stanno ingrossando a discapito di ‘nemici’ politici dichiarati, un po’ perché l’uscita di Onori e Castaldi è avvenuta sul tema "dirimente" degli aiuti all’Ucraina per respingere l’offensiva russa: aiuti considerati necessari e determinanti per Onori e Castaldi, non così per il Movimento. "Oggi entriamo convintamente in Azione, come altrettanto convintamente nell’ultimo anno ci siamo battuti in politica estera senza ambiguità per la difesa dell’Ucraina – spiega Onori –: l’abbiamo dimostrato con i nostri voti, con le nostre presenze ai presidi contro la propaganda russa". Calenda ha sottolineato come "la politica estera sia la dimensione di un valore di un partito, senza coerenza non si può stare insieme. E il secondo punto è l’europeismo, dalla quale purtroppo nella seconda Repubblica noi ci siamo allontanati". Intanto, sempre il leader di Azione ha annunciato per Bonetti il prossimo ruolo di vicepresidente di Azione, mentre Rosato sarà da subito vicesegretario con delega all’Organizzazione e agli Enti locali.