Giovedì 2 Maggio 2024

Aborto, l’Ue all’Italia: “Misure che non c’entrano con il decreto del Pnrr”

L’emendamento di Fratelli d’Italia è stato approvato due giorni fa e consente alle Regioni di avvalersi nei consultori delle associazioni che sostengono la maternità

Una manifestazione in difesa della legge 194 a Napoli (Ansa)

Una manifestazione in difesa della legge 194 a Napoli (Ansa)

Bruxelles, 19 aprile 2024 – Nel decreto del Pnrr dell’Italia ci sono alcuni "aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr" come ad esempio la legge sull'aborto. Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea per gli Affari economici, Veerle Nuyts, nel briefing quotidiano con la stampa rispondendo al dibattito in corso sulla legge 194. "Il decreto Pnrr contiene delle misure che riguardano la struttura di governance del Pnrr e questi aspetti sono legati effettivamente al Piano di ripresa e resilienza italiano ma ci sono altri aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr, come ad esempio questa legge sull'aborto", ha detto Nuyts.

Nel testo dell'emendamento di Fratelli d'Italia, inserito nel decreto Pnrr e approvato due giorni fa alla Camera (185 voti favorevoli, 115 contrari e 4 astenuti), si prevede che le Regioni possano "avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica", all'interno dei consultori di quelle realtà del terzo settore che sostengono la maternità. Per le opposizioni si tratta di un attacco al diritto di aborto, anche se ieri la premier Giorgia Meloni ha dichiarato che il governo non intende cambiare la legge sull'aborto. "Io penso che dobbiamo garantire una scelta libera, che vuol dire garantire tutte le informazioni e le opportunità del caso. Lo prevede la 194 e penso sia la cosa giusta da fare", ha detto nel giustificare l'emendamento.