Fondato nel 1949 con il compito di evitare che le atrocità della Seconda guerra mondiale potessero ripetersi, il Consiglio d’Europa che compie 75 anni ha deciso di festeggiare coinvolgendo i giovani. Per far conoscere il ruolo e l’impatto dell’organizzazione, che ha sede a Strasburgo e rappresenta 46 Stati, il vice segretario generale, Bjørn Berge, ha lanciato un concorso di foto e video intitolato “Diritti umani, ciak si gira!” e rivolto a tutti i ragazzi. L’invito è a utilizzare smartphone o telecamere digitali per raccontare in maniera creativa l’importanza dei diritti umani in Europa, e magari anche della loro difesa, attraverso una fotografia o un breve video.
I vincitori saranno premiati con un viaggio a Strasburgo. Le opere vincenti saranno esposte nella sede del Consiglio d’Europa e pubblicate sui siti web e nei post dei social media dell’Organizzazione. I giovani sono chiamati a illustrare il ruolo dei diritti fondamentali nella loro vita quotidiana, il modo in cui percepiscono i diritti umani e le relative tutele o la loro visione del futuro dei diritti umani in Europa. "In un’epoca segnata da molte sfide globali, vogliamo sapere cosa significano per voi i diritti umani e vederli attraverso i vostri occhi - spiega il vice segretario Berge - . Inviateci la vostra visione dei diritti umani utilizzando uno dei quattro formati: fotografie, video, foto generate dall’IA o video generati dall’IA. Ricordate di essere creativi".
I giovani creativi potranno inviare le loro opere - video e foto - entro il prossimo 14 luglio su Instagram, maggiori informazioni si possono ottenere consultando il sito del Consiglio d’Europa (https://www.coe.int/en/web/coe-story/photo-and-video-competitions). Una commissione di esperti selezionerà le opere vincitrici, dal 6 all’8 novembre i ragazzi e le ragazze saranno invitati a Strasburgo per la proclamazione. La mostra delle foto e dei video vincenti è allestita a margine del Forum mondiale della democrazia, ispirato alla necessità di "condividere e plasmare la democrazia e i diritti umani insieme ai giovani".
A cura di Marina Santin