Venerdì 8 Novembre 2024

Strade scolastiche, e la vita in città migliora

I percorsi sicuri per gli studenti riducono traffico e smog. In Italia la più virtuosa è Milano con 40 vie

Strade scolastiche,  e la vita in città migliora

Strade scolastiche, e la vita in città migliora

Andare a piedi o in bici a scuola non fa bene solo ai bambini, migliora anche la vita in città. Per questo il prossimo 10 maggio torna, in tutta Europa, la giornata ’Street For Kids’, dedicata alla mobilitazione per chiedere strade scolastiche nelle città. L’iniziativa ha l’obiettivo di chiedere maggiore sicurezza stradale per i bambini e le bambine che vanno a scuola e prevede diverse tipi di azioni: blocchi del traffico automobilistico nelle strade davanti alle scuole con attraversamenti delle strisce pedonali, organizzazione di attività per far giocare i bambini in strada, pedalate con gruppi di genitori e bambini che insieme vanno a scuola in bici. Le iscrizioni, per le scuole e le associazioni dei genitori che desiderino partecipare alla manifestazione, sono aperte fino al 30 aprile.

Le strade scolastiche sono strumenti efficaci per limitare l’uso dell’auto privata per i tragitti brevi, poiché offrono un’alternativa ai genitori e ai bambini per camminare o andare in bicicletta in modo sicuro. In Europa, oltre il 30% degli spostamenti in auto copre distanze inferiori a 3 chilometri, mentre il 50% ne percorre meno di 5. Per rendere i percorsi da casa a scuola sicuri bastano una serie di interventi che sono a portata di ogni Comune: anzitutto chiudere le strade davanti alle scuole, almeno in orario di entrata e di uscita, per limitare il traffico dei veicoli a motore, e poi creare dei percorsi pedonali e ciclabili. Le strade scolastiche si stanno affermando perché costituiscono interventi semplici e a basso costo per ridurre l’uso dei veicoli e l’inquinamento, migliorare la sicurezza e incoraggiare gli spostamenti a piedi e in bicicletta nel tentativo di migliorare la salute della comunità e aumentare il benessere dei bambini e delle loro famiglie.

Introdotte per la prima volta a Bolzano nel 1989, e successivamente adottate in Belgio, Austria e Paesi Bassi all’inizio degli anni 2000, questo tipo di intervento si sta imponendo come soluzione semplice e a basso costo. Queste limitazioni al traffico sono generalmente realizzate con l’impiego di cartelli stradali e paletti temporanei, concedendo alcune eccezioni per i veicoli di emergenza o per i residenti autorizzati. Le Strade scolastiche nascono spesso come progetto pilota, finalizzato a testare e misurare il loro impatto a breve termine.

Da iniziative temporanee, spesso passano a una fase intermedia più lunga, con l’obiettivo finale di diventare permanenti. Questa formula del progetto pilota consente ai residenti della zona, ai genitori e alle comunità di collaborare, così da adattare i cambiamenti a lungo termine alle esigenze locali. Ringrazia anche l’ambiente, una ricerca condotta a Londra attraverso l’installazione di 30 sensori della qualità dell’aria “AQMesh” vicino alle scuole dei quartieri di Brent, Enfield e Lambeth, ha rilevato che le strade scolastiche hanno generato una riduzione del 23% dell’inquinamento da biossido di azoto. In Italia il maggiore numero di strade scolastiche è Milano (44). In Europa, invece, il numero più alto si registra a Londra: 600. I loro benefici sono molti, tra cui una maggiore sicurezza per bambini e bambine e lo sviluppo di una mobilità sostenibile e a zero emissioni.

A cura di Marina Santin