Mi sveglio ed è passata solo un’ora. Non mi addormenterò. Ancora otto lune nere e tu la nona. E forse me lo merito.
La vuoi la verità. Ma quale verità. Ti dico la sincera o quella più poetica. Mi sento scossa ah Ma quanto male fa. Come morire. Ma non capita. Sinceramente quando quando quando quando piango. Anche se a volte mi nascondo. Non mi sogno di tagliarmi le vene.
Sto tremando sto tremando. Sto facendo un passo avanti e uno indietro. Di nuovo sotto un treno. E mi piace quando quando quando quando piango. E anche se poi cadesse il mondo. Non mi sogno di morire di sete.
Non sarà Woodstock, ma sicuramente anche il Festival di Sanremo è migliorato parecchio in qualità. Soprattutto per il livello delle canzoni che suonano di una certa attualità sul palco dell’Ariston. È il caso di Annalisa che con ’Sinceramente’ si è classificata al terzo posto nella settantaquattresima edizione del Festival della Canzone. Il suo è un brano moderno, ben interpretato in linea (anche nel look) con il personaggio descritto nella canzone che ha realizzato insieme a Paolo Antonacci (figlio di Biagio e nipote di Gianni Morandi), Davide Simonetta e Stefano Tognini. Nella canzone Annalisa rivendica la libertà di non essere giudicata e di essere innamorata di chi la fa sentire davvero compresa e rispettata: "Sai già che è tanto. Se ti mando, mando, mando solo un messaggio. Due parole. C’è scritto sul finale Sinceramente. Tua".