Sabato 27 Luglio 2024

L’Europa del futuro sarà a misura di bici

A Bruxelles Parlamento, Consiglio e Commissione hanno approvato la dichiarazione per la mobilità dolce

L’Europa del futuro sarà a misura di bici

L’Europa del futuro sarà a misura di bici

Non solo mobilità elettrica, l’Unione Europea ha deciso di dare un nuovo slancio anche all’utilizzo delle biciclette concepite come un vero e proprio mezzo di trasporto. Un importante passo avanti nell’adozione di una politica sulla mobilità dolce la Dichiarazione Europea sulla Ciclabilità che è l’Ue ha adottato nei giorni scorsi. Il documento firmato dal Parlamento Europeo, il Consiglio e la Commissione Europea riconosce i benefici della bicicletta per la salute, l’ambiente e l’economia. Le istituzioni europee, e cascata i governi degli Stati membri, si impegnano a sviluppare e rafforzare le politiche sul ciclismo favorendo la diffusione di questo mezzo di trasporto. In particolare la Dichiarazione chiede provvedimenti pratici, anche sotto forma di incentivi e sostegni economici, per garantire l’accesso alla mobilità ciclistica a tutti, comprese le persone con disabilità o a mobilità ridotta, indipendentemente dall’età e dal genere. La mobilità ciclistica dovrebbe inoltre essere economicamente accessibile a prescindere dal livello di reddito, e dovrebbe essere promossa in quanto vantaggiosa per la salute fisica e mentale. Andranno realizzate maggiori e migliori infrastrutture ciclabili per migliorare la qualità, la quantità, la continuità e l’attrattiva delle infrastrutture ciclabili che possa favorire un maggiore ricorso alla mobilità ciclistica. Favorire l’incremento degli investimenti e instaurazione di condizioni favorevoli per la mobilità ciclistica per sfruttare il potenziale della mobilità ciclistica.

Aumentare la sicurezza stradale affinché tutti possano circolare in modo sicuro e protetto. Sostenere i posti di lavoro di alta qualità e lo sviluppo di un’industria europea della mobilità ciclistica di livello mondiale, in quanto una maggiore diffusione della mobilità ciclistica significa più posti di lavoro locali di alta qualità ed è vantaggiosa per l’economia e l’industria della mobilità ciclistica dell’UE, oltre a contribuire agli obiettivi della strategia industriale dell’Ue. L’utilizzo della bicicletta è concepito in concomitanza con mezzi pubblici come treni e autobus per migliorare, nelle zone urbane e rurali, non solo gli spostamenti quotidiani dei lavoratori e degli studenti, ma anche il turismo.

La dichiarazione è in linea anche con l’obiettivo di decarbonizzare il settore dei trasporti dell’Ue, riconoscendo la bici come mezzo di trasporto sostenibile, accessibile e conveniente. Il provvedimento è stato accolto con soddisfazione anche dalla Federazione Ciclistica Europea (ECF) e da altre organizzazioni del settore, che ora chiedono di passare dalle parole ai fatti e investire per rendere le città e le principali strade di collegamento a misura di ciclisti. In particolare si chiedono reti ciclabili sicure nelle città, isolate anche attraverso barriere dalle auto e i mezzi a motore. Per favorire l’interscambio si chiede di rendere gratuito il trasporto delle biciclette su tutti i mezzi pubblici. Quello che ha fatto in Lombardia TreNord che dall’inizio di aprile ha reso gratuito sui treni che fanno servizio in regione il trasporto delle biciclette. L’ultima richiesta è quella che riguarda parcheggi sicuri e l’accesso ai punti di ricarica per le biciclette elettriche, ancora troppo pochi nelle nostre città.

A cura di Maurizio Costanzo