La notte atomica che ci ha rimboccato le palpebre.
Guardare il cielo malconcio di Chernobyl da qui.
Esprimere desideri quando vedi scoppiare navicelle spaziali o moduli lunari russi o giapponesi o americani.
Arrampicarsi sulle impalcature per prendere il sole e rivenderlo a qualche spacciatore. Lavarsi i denti con le antenne della televisione durante la pubblicità. Ho abbassato le saracinesche dei negozi sui miei occhi. Con le nostre discussioni serie si arricchiscono solo le compagnie telefoniche. Siamo l’esercito del SERT. Siamo l’esercito del SERT.
’Per combattere l’acne’ è uno dei brani indie-rock più riusciti e più inquietanti di ’Canzoni da spiaggia deturpata’, il primo album de Le Luci Della Centrale Elettrica. Un disco che contribuì a promuovere, già nel 2008, questo progetto musicale ferrarese fra gli idoli della generazione dei nati negli anni Novanta.
Merito della verve melanconica di Vasco Brondi, il leader della band, che con i suoi testi liquidi, ricchi di saudade padana e il suo modo alieno di cantare si è messo in mostra come fautore di un punk gentile e immaginifico, decisamente al passo con i tempi. Come suggerisce la canzone siamo tutti così occupati a combattere l’acne da non far caso alla imperante superficialità, al restringimento degli orizzonti ideali. E allora ben vengano brani da spiaggia (deturpata) che, fra una schitarrata e un synth, parlano di temi sociali e apocalittici, di amore e guerra tra la via Emilia e la Via Lattea.