La prestigiosa rivista scientifica ’Nature’ ha pubblicato i risultati di una serie di quattro studi diversi sul DNA che dimostrano come le antiche migrazioni abbiano influito sulla composizione dei popoli europei. In particolare più di 1.600 genomi antichi hanno contribuito a tracciare le radici di una serie di tratti genetici presenti negli europei moderni.
Il nostro continente fu colonizzato da esseri umani anatomicamente moderni in tre ondate principali: i cacciatori-raccoglitori raggiunsero l’Europa dall’Asia circa 45.000 anni fa; gli agricoltori arrivarono dal Medio Oriente 11.000 anni fa; e i pastori arrivarono dalle steppe dell’Asia occidentale e dell’Europa orientale 5.000 anni fa. Archeologi e storici avevano ipotizzato che questi gruppi si fossero mescolati tra loro in tutto il continente, ma i cercatori grazie al DNA hanno ricostruito un albero genealogico europeo diverso. Si è scoperto come "le caratteristiche genomiche in un luogo specifico siano cambiate man mano che le popolazioni si sono spostate nel tempo". Per esempio, i pastori sono migrati soprattutto verso le aree più settentrionali dell’Europa, mentre gli agricoltori verso sud e ovest.