Siamo partiti in tempo
via da questa guerra,
siamo impazziti tutti
e ora che sto a terra.
Sono viva, a testa alta
vado, il sole è in cielo
e so che io non cado e cammino
senza avere una certezza
e lui ancora non lo sa,
il mio bambino poi lo capirà,
dobbiamo andarcene da qua
io sono Lala,
perseguitata tre volte
e a rischio pò-grom
perché donna, donna libera
e perché donna rom.
Il 2024 si apre per gli Assalti Frontali con un nuovo video e un nuovo singolo, che potete ascoltare anche al cinema. Si chiama ’Il mio nome è Lala’ e, oltre a essere un pezzo dell’ultimo album ’Courage’, fa parte della colonna sonora del film di Ludovica Fales ’Lala’, in concorso al Trieste Film Festival e nelle sale cinematografiche dal 25 gennaio. L’ensemble capitolino con questa canzone illumina di note una generazione invisibile e dai diritti negati, primo fra tutti quello di cittadinanza. Le rime
sferzanti del rapper e scrittore Militant A (Luca Mascini), leader della band, rendono ancora più attuale la vicenda di una ragazza rom, che si vede portare via l’affidamento del suo bambino a causa della mancanza dei documenti necessari per lavorare e prendere casa. Il gruppo, che nel 1991 con la canzone manifesto ’Batti il tuo tempo’ fu tra i primissimi a rappare in italiano, racconta una nuova storia metropolitana, un mosaico di voci di ragazze e ragazzi e che sono tutte e tutti ’Lala’.