
Compiti@casa, bravi si diventa. L’aiuto agli studenti in difficoltà
Accompagnare nello studio studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo grado con difficoltà di apprendimento e in situazioni di svantaggio sociale, questo è l’obiettivo di compiti@casa.
L’iniziativa nata grazie alla collaborazione tra la Fondazione De Agostini e l’Università di Torin ha raccolto attorno a sé il sostegno di IGT, da sempre a fianco dei giovani nel promuovere progetti di formazione, e importanti realtà del Terzo settore e della cultura come Fondazione Alberto e Franca Riva Ente Filantropico e Fondazione Comunità Novarese Onlus.
"Tra i fattori principali che producono disuguaglianza ci sono la povertà culturale e la fragilità educativa". Racconta Marcella Drago, Segretario Generale di Fondazione De Agostini.
"Ne sono colpiti soprattutto ragazze e ragazzi che vivono in contesti sociali difficili, resi ancora più complicati dopo l’emergenza pandemica del 2020. In quel momento, abbiamo percepito come la didattica a distanza aveva acuito il disagio, con conseguenze importanti sul percorso scolastico dei ragazzi. È nato così nel 2021 “compiti@casa” per dare un aiuto e un supporto concreto nello studio e accorciare le distanze dell’apprendimento. Facendo tesoro delle competenze digitali acquisite negli ultimi anni, con l’Università di Torino abbiamo progettato una piattaforma online adatta allo studio e al dialogo tra gli alunni e i loro tutor, studenti universitari formati e preparati per aiutare i ragazzi a colmare le difficoltà che sperimentano nel loro percorso scolastico nelle materie umanistiche e in quelle scientifiche".
Dopo il successo delle precedenti edizioni, compiti@casa è ripartito in queste settimane a Milano, Torino, Novara, Roma, Napoli e Palermo, arrivando a sostenere in quattro anni 920 studenti, coinvolgendo 10 istituti comprensivi, 460 tutor universitari con oltre 27.200 ore di supporto allo studio.
"La crescita in pochi anni del numero delle scuole partecipanti e degli studenti coinvolti ha consentito a compiti@casa di generare un impatto crescente sulla comunità scolastica e sulle famiglie" ha aggiunto Marcella Drago.
"Questo progetto ha permesso a giovani universitari di provare l’esperienza dell’insegnamento, ha consentito a ragazze e ragazzi di crescere e confrontarsi con tutor poco più grandi di loro e ha creato una rete tra insegnanti di tutta Italia nello scambio di buone pratiche - conclude -. Al termine dell’affiancamento abbiamo riscontrato nei giovani studenti non solo un miglioramento dei risultati scolastici, ma anche un aumento dell’autostima, delle motivazioni e una partecipazione più attiva in classe.
Complessivamente l’esperienza di compiti@casa ha reso gli alunni più responsabili e consapevoli delle proprie potenzialità e si è rivelato anche un ottimo strumento nella prevenzione delle situazioni di fragilità a rischio dispersione scolastica".